Anche al Montmelo il dopo gara è stato incendiario in casa Ferrari e Vettel non fa nulla per tacere il malessere.
Chissà, probabilmente ha ragione chi vorrebbe che si interrompesse tutto qua. L’acredine tra Sebastian Vettel e la Ferrari si percepisce ormai a distanza e considerato che mancano ancora molti GP alla fine della stagione pensare di poter proseguire in questa maniera potrebbe assumere il carattere e il peso di un’impresa per entrambe le parti.
A differenza di altri colleghi che fanno uscire la frustrazione sul momento, il tedesco spesso si conserva tutto dentro per poi esternare davanti ai media, giustamente ferito dalla clamorosa cacciata arrivata ancora in periodo di lockdown.
La dichiarazione pur critica di Leclerc dopo il ritiro al Catalunya “è il pacchetto in generale che mostra che non siamo forti abbastanza” è risultata senz’altro meno amara e aspra di quella di Seb che parlando della gestione gomme mentre cercava di chiudere il gap sulla Racing Point di Perez ha detto: “Ho cercato di chiedere al team cosa voleva fare perché pensavo che potessimo stare fuori e arrivare fino alla fine. Il loro messaggio è stato: ‘Spingi, spingi forte!’, cosa che ho fatto per 3 o 4 giri, ma poi mi hanno suggerito di fare il contrario”. Un’incomprensione che in tempi più sereni sarebbe rimasta inter nos, ma che invece in questo caso è stata spiattellata con vena polemica al termine della corsa a seguito di una comunicazione radio che già faceva intendere una normale divergenza di idee.
La domanda è quindi, vale davvero la pena proseguire una collaborazione che potrebbe provocare soltanto ulteriori tensioni nervose? E’ vero, in questo caso il #5 ha salvato la baracca tagliando il traguardo in settima piazza seppur doppiato, ma è altrettanto chiaro come i due elementi non lavorino più in sinergia e il quattro volte iridato si senta abbandonato.
Chiara Rainis