Nelle qualifiche della 500 Miglia di Indianapolis, Fernando Alonso non va oltre il 26° posto. Pole position a Marco Andretti, nipote del grande Mario
Le qualifiche della 500 Miglia di Indianapolis si confermano un terreno particolarmente ostico per Fernando Alonso. Dopo aver addirittura mancato l’accesso alla griglia di partenza nella scorsa edizione, stavolta il due volte campione del mondo di Formula 1 si è aggiudicato appena il ventiseiesimo posto sullo schieramento, su trentatré partecipanti.
Pur visibilmente deluso per non essere riuscito ad andare oltre la nona fila, l’asturiano ha comunque affermato che “mi sento bene”, ai microfoni della televisione americana Nbc. “Ovviamente non eravamo abbastanza competitivi per entrare tra i primi nove, perciò ho cercato semplicemente di fare un tentativo solito, senza problemi, e inserire la macchina nello show. Non siamo stati veloci quanto avremmo voluto, ma lavoreremo sulla vettura”.
Nando sembra infatti fiducioso di poter recuperare durante la corsa: “Visto che siamo nelle retrovie, ci serve una monoposto che sia veloce nel traffico. Penso che andremo più forte sul passo gara che in qualifica. Abbiamo fiducia: l’ideale sarebbe partire là davanti, ma vediamo comunque come andrà”.
La pole della 500 Miglia va a Marco Andretti
A conquistare la partenza al palo è stato Marco Andretti, nipote dell’ex campione del mondo di Formula 1 ed ex vincitore della Indy 500, Mario, che ha riportato la pole position alla più grande dinastia statunitense dell’automobilismo ben trentatré anni dopo suo nonno.
“È stato emozionante”, ha commentato, “e anche divertente perché dopo il mio tentativo mi sono messo a urlare e ora sono senza voce. Tutti pensano che io abbia la voce rotta dalla commozione, ma in realtà non riesco proprio a parlare. Ci ho messo tutto me stesso, perché questo posto significa molto per noi come famiglia. Abbiamo attraversato tanti alti e bassi su questo circuito e sappiamo che tutti i miei familiari fanno il tifo per me, compreso mio nonno da casa. Viviamo e respiriamo questo sport, e in particolare questa gara”.