Aleix Espargarò critica la manovra di Johann Zarco al Red Bull Ring: “Poteva essere uno dei peggiori giorni in MotoGP”.
Il pilota ufficiale Aprilia Aleix Espargaró non si tira indietro quando bisogna giudicare l’incidente avvenuto al nono giro del GP d’Austria 2020 tra Johann Zarco e Franco Morbidelli in curva 3, che ha messo a rischio l’incolumità di Valentino Rossi.
Il terribile episodio ha scosso non poco il mondo del paddock, ma Aleix non esita a puntare il dito contro il francese, protagonista di un altro incidente a Brno, dove a farne le spese fu suo fratello Pol Espargarò. “Non potete immaginare quanto sia difficile frenare in questa maledetta curva lassù a più di 300 km/h con così tanta pressione di contatto. La moto si muove e oscilla, a volte hai la scia, a volte no, a volte hai una pressione di contatto e poi di nuovo no. A volte quasi non hai i freni. Ma ancora una volta è di nuovo Zarco, è sempre Zarco. È importante che non sia successo niente. A quel punto ero subito dietro Valentino. Se questa moto avesse colpito Valentino, sarebbe potuto essere uno dei giorni peggiori nella storia della MotoGP”.
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Un incidente che si poteva evitare
Aleix Espargarò ha un carattere molto impulsivo e non ha peli sulla lingua quando si tratta di analizzare simili episodi o avversari con cui non c’è particolare simpatia, come nel caso di Johann Zarco. “Sì, è molto difficile prendere questa posizione in gruppo, evitare il contatto con altri piloti e frenare la moto. Ma sapendo questo, devi solo stare più attento. Allora non puoi superare il limite. Alcune persone in questo paddock sono pericolose. Ovviamente puoi anche essere aggressivo, sì. Ma in posti così pericolosi devi pensare all’80 per cento a te stesso e al 20 per cento all’altro pilota”.
Aleix Espargarò consiglia indirettamente a Johann Zarco di evitare di prendere rischi quando una manovra è possibile ritardarla alla curva o al giro successivi. “Perché dobbiamo correre un rischio del 99 per cento così? Perché? Questa è la mia domanda! Se è un posto super pericoloso e non ne sono sicuro, aspetta il prossimo giro. Qual è il problema? Non c’è problema! Mancavano ancora 20 giri da fare. È sempre lo stesso, sempre al limite e poi succede qualcosa”.