La Mercedes avrebbe offerto un posto da terzo pilota e riserva a Nico Hulkenberg. Ma lui ha rifiutato, preferendo un ruolo da titolare in un team minore
Sulla carta sembra la proverbiale offerta che non si può rifiutare, specialmente se sei attualmente disoccupato come Nico Hulkenberg: quella da parte della Mercedes, la scuderia dominatrice della Formula 1, quello dal quale ogni pilota sogna di essere ingaggiato.
Certo, non è che il tedesco possa immaginarsi di soppiantare Valtteri Bottas, già riconfermato, né tantomeno Lewis Hamilton, anch’egli in via di rinnovo. Ma la prestazione strepitosa offerta da Hulk quando è stato chiamato come sostituto di Sergio Perez, bloccato dal coronavirus, alla Racing Point, ha in effetti attirato l’attenzione di Toto Wolff.
Hulkenberg non vuole fare la riserva Mercedes
E il team principal della Freccia d’argento ha lasciato intendere di essere pronto ad offrire a Nico un posto da terza guida e riserva ufficiale. Non è come essere titolare, ma comunque rappresenta un’opportunità di rilancio e di ingresso in una squadra prestigiosa, per un corridore oggi appiedato.
Peccato che Hulkenberg non ne voglia nemmeno sentir parlare: “Non mi ci vedo nel ruolo di riserva”, ha dichiarato ai microfoni di Sport1. “Ho corso per dieci anni, quindi accettare un passo indietro senza grandi prospettive avrebbe poco senso per me”. Per il 33enne teutonico conta solo correre, dunque. Anche a costo di accasarsi in un team di seconda fascia.
Una chance per lui alla Red Bull
Per quest’anno resterà a disposizione in caso di necessità, per ulteriori chiamate dell’ultimo minuto: “Ovviamente con il coronavirus qualcosa può sempre succedere, ma non me lo aspetto. Mi manterrò in forma e più pronto possibile, ma non credo che mi chiameranno ogni settimana. Lavoro per tornare nel 2021”.
E un posto per lui si potrebbe aprire alla Red Bull, dove il sedile di Alex Albon è sempre più in bilico. “Nico mi ha detto chiaramente di essere disponibile per la prossima stagione”, ha dichiarato il plenipotenziario dei Bibitari, Helmut Marko, ai microfoni del sito specializzato Motorsport Total. “Ma questo non significa che correrà per noi. Se dovessimo ingaggiare qualsiasi pilota a cui faccio i complimenti per una buona prestazione, ci servirebbero dieci macchine”.