I freni di Maverick Vinales sono esplosi, costringendolo a buttarsi dalla sua Yamaha a 230 km/h, per un problema di surriscaldamento molto particolare
L’effetto l’abbiamo visto tutti: l’esplosione dei freni di Maverick Vinales, che ha costretto lo spagnolo a gettarsi dalla sua Yamaha a 230 km/h, impattando con una decelerazione di ben 23,45 G, ma uscendone fortunatamente del tutto illeso.
Ma, per risalire alle cause di questo pericolosissimo episodio, i tecnici giapponesi dovranno analizzare approfonditamente quello che è avvenuto all’impianto frenante di Top Gun. Che, unico tra tutti i piloti della Casa dei Diapason, aveva deciso di rimanere con il sistema standard della Brembo, invece di optare per la versione evoluta, scelta dai suoi compagni di marca a seguito dei problemi di surriscaldamento emersi nel fine settimana precedente sempre al Red Bull Ring.
“Perché Maverick non aveva mai sofferto delle alte temperature, come gli altri, e inoltre con il nuovo sistema non aveva il feeling che cercava”, ha spiegato il team manager Maio Meregalli ai microfoni del sito ufficiale della MotoGP. “Per queste due ragioni abbiamo deciso di usare l’impianto convenzionale. Probabilmente, siccome si è ritrovato in scia ad altri piloti, non è riuscito a raffreddarlo, ed è successo quello che è successo”.
Il motivo di questa rottura così rocambolesca è dunque da ricercare nella decisione di Vinales di proseguire con il materiale standard, invece di quello realizzato dalla Brembo appositamente per la pista austriaca. Contravvenendo addirittura alle specifiche indicazioni degli ingegneri del fornitore italiano, che prima della gara avevano mandato una email escludendo qualsiasi propria responsabilità nel caso in cui un pilota avesse scelto di non seguire i loro consigli. Proprio quello che ha fatto Mack, e abbiamo visto tutti com’è andata a finire.
Resta il fatto che anche Valentino Rossi, Franco Morbidelli e Fabio Quartararo hanno continuato a manifestare problemi ai freni domenica, anche con il nuovo aggiornamento dell’impianto, lasciando intendere che ci sia ancora qualche difetto tecnico da superare. Riusciranno a risolverli in tempo per la prossima gara di Misano?
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