Vinales svela la verità sul suo incidente: “Ho rotto i freni per colpa mia”

Maverick Vinales ammette le sue responsabilità, tecniche e di guida, nel guasto ai freni che ha portato al suo incidente durante il Gran Premio di Stiria

Maverick Vinales sulla sua Yamaha nel Gran Premio di Stiria di MotoGP 2020 al Red Bull Ring (Foto JOE KLAMAR/AFP via Getty Images)
Maverick Vinales sulla sua Yamaha nel Gran Premio di Stiria di MotoGP 2020 al Red Bull Ring (Foto JOE KLAMAR/AFP via Getty Images)

Maverick Vinales fa mea culpa. L’incidente nel Gran Premio di Stiria, quando si è ritrovato senza freni a tal punto da doversi buttare dalla moto in corsa per evitare lo schianto, è stata colpa delle sue scelte tecniche. Prima fra tutte, quelle di utilizzare il vecchio sistema frenante invece di quello portato (e fortemente consigliato) dalla Brembo appositamente per il Red Bull Ring.

Top Gun spiega ai microfoni di Radio Onda Cero: “Nel fine settimana precedente avevo usato l’impianto normale ed è andato tutto bene, anche se ho fatto molti giri dietro ad altri piloti. Ho provato la nuova pinza freno in prova e ho riscontrato difficoltà. Funzionava in maniera discontinua: bene in alcune curve, ma spesso non riuscivo a frenare alla curva 4. Così sono tornato alla versione precedente, che anche nella quarta sessione di prove libere, quando faceva molto caldo, non mi ha mai causato problemi. È successo solo in gara”.

Vinales rimane in pista con i freni guasti

All’errore di non optare per i freni più nuovi si è poi aggiunto quello di non abbandonare la gara nei primi giri, quando già Vinales aveva ricevuto le iniziali avvisaglie del suo problema. Uno sbaglio, che verrà discusso nella prossima riunione della Commissione sicurezza del Motomondiale, e di cui il pilota spagnolo della Yamaha si assume tutte le responsabilità.

“Quando ho visto che stavo finendo i freni sono andato indietro, infatti ho alzato la mano e ho fatto spazio”, prosegue Vinales. “Ho lasciato passare Dovi e, quando mi hanno superato Rossi e Quartararo, ho lasciato andare anche loro. È chiaro che non avrei messo a rischio nessuno. È stata tutta colpa mia: non volevo mollare e ho continuato fino a quando i freni hanno ceduto. Non c’erano più pastiglie, avrei dovuto fermarmi prima, ma volevo portare a casa punti per colmare il ritardo nel Mondiale”.

Ottimismo per il resto dell’anno

Di quell’episodio restano ora i rottami della M1 incendiata: “Della moto cercheranno di salvare più possibile, ma è il motore che mi preoccupa”, ammette Maverick. Infatti, se anche questo propulsore risultasse inservibile, oltre a quello già rotto a Jerez, gliene resterebbero solo altri tre da utilizzare per tutto il resto della stagione.

Ma l’iberico resta comunque ottimista per il prosieguo del campionato: “Meglio sbagliare ora che a fine anno, quindi dobbiamo continuare a crederci e a restare motivati, sono sicuro che avremo ottime opportunità. Misano è un circuito che amo. Penso che in questo Mondiale serva convinzione per ottenere il massimo in ogni pista. Quelle più difficili per noi sono già passate, ora ci divertiremo”.

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Maverick Vinales sulla sua Yamaha nel Gran Premio di Stiria di MotoGP 2020 al Red Bull Ring (Foto JOE KLAMAR/AFP via Getty Images)
Maverick Vinales sulla sua Yamaha nel Gran Premio di Stiria di MotoGP 2020 al Red Bull Ring (Foto JOE KLAMAR/AFP via Getty Images)
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