L’imbarazzante situazione della Ferrari sta provocando una serie di botta e risposta al vetriolo tra i boss della F1. Ecco l’ultima replica di Binotto.
L’improvviso crollo delle prestazioni Ferrari, per la verità già preannunciato durante i test invernali del Montmelo, sta accendendo le tipiche discussioni da paddock. In particolare il capo della Mercedes Toto Wolff e quello della Red Bull Christian Horner non perdono occasione per rilasciare affermazioni sibilline non solo di giusta critica al modo in cui il Cavallino si sta gestendo (anche se ognuno dovrebbe pensare a casa sua), ma pure sul presunto imbroglio ordito dall’equipe di Maranello da Singapore 2019 quando sulla SF90 sarebbe stato montato un motore illegale. Come riportato in un precedente articoli, per i due dirigenti il crollo plateale della Rossa non sarebbe sorprendente in quanto dovuto all’utilizzo di una vettura non più dopata ma entro le regole.
Un appunto, questo, ovviamente mal accettato dal responsabile della Scuderia Mattia Binotto, che nella fattispecie si è rivolto all’austriaco. “So che ci sono persone in altre squadre a cui piace parlare della nostra situazione e dei nostri tifosi. Non c’è niente che voglio dirgli. Credo di sapere cosa pensano i nostri sostenitori e anche ritengo di farne parte. Anch’io sono un fan del Cavallino e so esattamente cosa sta succedendo”.
Come ovvio indispettito dalle ingerenze altrui, l’ingegnere ha alzato i toni, m in fin dei conti se il team si trova in questi condizioni parte della colpa è ancora sua.
“Lavoro in questa azienda da 25 anni. Conosciamo le nostre priorità e sappiamo che la F1. Devi solo lavorare e andare avanti il più rapidamente possibile, cercare di impostare le giuste priorità”, ha quindi sostenuto il 50enne.
“Nessuno dei ferraristi si merita un simile risultato”, aveva dichiarato il manager delle Frecce Nere. “Forse le decisioni che sono state prese all’interno della squadra o da alcuni membri sono state sbagliate”.
Chiara Rainis
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