L’emergenza Coronavirus subisce un’impennata con i ritorni dalle vacanze, ma Carmelo Ezpeleta assicura che i calendari MotoGP e SBK non sono a rischio.
L’emergenza Coronavirus ha subito una significativa impennata negli ultimi giorni ma Dorna si dice sicura che i campionato di MotoGP e Superbike non sono a rischio. Il Motomondiale da qui a novembre passerà per Italia, Francia e Spagna, tre nazioni che nell’ultima settimana lamentano un rischio contagi non indifferente e che non lascia prevedere una situazione sanitaria delle più rosee.
In Spagna, ad esempio, so sono contati 3.663 positivi nelle ultime 24 ore rispetto ai 2.731 del giorno prima. Inoltre, 177 persone hanno perso la vita nell’ultima settimana a causa del Covid-19, una cifra che supera le 159 della settimana precedente. Sul totale dei contagiati, Aragon ha registrato 220 positivi e la Catalogna 87 in totale, senza dimenticare che Valencia ospiterà anche un doppio evento del Motomondiale a novembre.
Paddock come una bolla
Carmelo Ezpeleta si dice certo che il Mondiale verrà portato a termine se tutti i 1400 membri che accedono al paddock rispetteranno i rigidi protocolli stabiliti prima dell’inizio della stagione 2020. Tutto il personale potrà spostarsi solo dal paddock agli hotel e viceversa, anche se molti italiani torneranno a casa durante il doppio week-end di Misano. “Se la nostra bolla continua a funzionare come previsto e nessuno nel paddock viene infettato, possiamo viaggiare in tutti i paesi pianificati” , dice il capo della Dorna a Speedweek.com. “In Spagna sono in contatto con tutte le autorità delle regioni che ospitano le gare. Possono decidere autonomamente in ogni provincia. Non ci sono problemi che incombono in Catalogna, anche se logicamente abbiamo la città di Barcellona molto vicina al circuito”.
Il boss della Dorna invita a rispettare rigorosamente le regole stabilite in quelle 60 pagine consegnate a tutti i team prima di approdare a Jerez e che comprende, tra le varie cose, il distanziamento fisico, tamponi prima e durante il week-end di GP, igienizzazione frequente delle mani, porte aperte onde evitare di toccare le maniglie, uso delle mascherine e delle protezioni, ecc. “Se la situazione del Coronavirus continua come è stata fino ad ora, non vedo problemi per continuare a correre altri gran premi . Se i 1.400 membri del paddock rispettano coscienziosamente il protocollo, non vedo in pericolo l’attuale campionato del mondo”.