La Red Bull rinuncia a copiare la Mercedes: “Ci vuole troppo tempo”

La Red Bull accantona il progetto per copiare il Das dalla Mercedes: il sistema innovativo per variare l’angolo di convergenza delle ruote dal volante

La Mercedes di Valtteri Bottas davanti alla Red Bull di Max Verstappen nel Gran Premio del Belgio di F1 2020 a Spa-Francorchamps (Foto STEPHANIE LECOCQ/POOL/AFP via Getty Images)
La Mercedes di Valtteri Bottas davanti alla Red Bull di Max Verstappen nel Gran Premio del Belgio di F1 2020 a Spa-Francorchamps (Foto STEPHANIE LECOCQ/POOL/AFP via Getty Images)

La Red Bull ci rinuncia: i piani per copiare il famigerato Das della Mercedes sono ufficialmente archiviati. Nonostante nella prossima stagione entrerà in vigore il divieto per questo innovativo sistema, i Bibitari avevano valutato la possibilità di disegnare la loro versione del sistema, che varia l’angolo di convergenza delle ruote anteriori spostando in avanti e indietro il volante.

Ma questo progetto è stato ora definitivamente accantonato: “Il Das è un capitolo chiuso per noi”, rivela il plenipotenziario della squadra, Helmut Marko, ai microfoni del sito specializzato tedesco Motorsport Magazin. “Da un lato è ovviamente una questione di peso. Ma poi, non riusciremmo ad avere il tempo di svilupparlo e di farlo funzionare alla perfezione fino all’ultima gara, e l’anno prossimo sarà proibito”.

La scure sulle mappature da qualifica Mercedes

In compenso la stessa Red Bull è stata tra le principali promotrici della messa al bando delle mappature da qualifica del motore: uno dei principali punti di forza della rivale Mercedes sul giro secco. “Era legale, ma quello della Mercedes era talmente estremo che distorceva la competizione”, prosegue Marko. “Era molto importante per noi che venisse proibito e abbiamo messo la pressione necessaria per riuscirci”.

Non è certo la prima volta in cui in Formula 1 entra in vigore un divieto che danneggia la squadra di vertice: “Questo è il genere di interventi che noi vivemmo molte volte quando eravamo noi a dominare”, conclude. “La flessibilità dell’alettone cambiava da una gara all’altra, e non parliamo neppure del diffusore soffiato. È anche responsabilità delle autorità garantire che le gare siano equilibrate ed emozionanti. La MotoGP è l’esempio migliore, dove questo funziona alla perfezione”.

Le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas davanti alla Red Bull di Max Verstappen nel Gran Premio del Belgio di F1 2020 a Spa-Francorchamps (Foto JOHN THYS/POOL/AFP via Getty Images)
Le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas davanti alla Red Bull di Max Verstappen nel Gran Premio del Belgio di F1 2020 a Spa-Francorchamps (Foto JOHN THYS/POOL/AFP via Getty Images)
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