Lewis Hamilton teme il traffico nelle qualifiche del Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza, quando gli avversari rallenteranno per prendere la scia
Lewis Hamilton lancia un avvertimento: le qualifiche del Gran Premio d’Italia di Formula 1 potrebbero trasformarsi in “un incubo”. No, il campione del mondo in carica non si riferisce alla proibizione delle mappature del motore specifiche per il giro secco, entrata in vigore questo weekend. Che, è vero, rischia di ridurre il vantaggio dimostrato finora dalla sua Mercedes nella corsa alla pole position, ma per ora non sembra avergli provocato grossi grattacapi.
A preoccupare l’anglo-caraibico, piuttosto, è il traffico, che si prospetta un grosso problema a Monza. Nei momenti chiave delle prove ufficiali, infatti, tutti i piloti cercheranno di mettersi in scia delle altre vetture, per beneficiare di quei chilometri all’ora di velocità di punta particolarmente cruciali nel Tempio della velocità.
Questo comportamento rischia di scatenare il caos, come si è visto già oggi nel corso delle libere. E come accadde già un anno fa, quando diversi piloti iniziarono a rallentare per non ritrovarsi alla testa della fila che si andava formando, e finirono per non riuscire a tagliare il traguardo in tempo per il loro ultimo tentativo. Uno di questi fu lo stesso Hamilton.
“Già in passato è stato difficile, l’anno scorso ovviamente non sono nemmeno riuscito a compiere l’ultimo giro”, ricorda oggi Lewis. “Perciò penso che sarà interessante”. La stessa Federazione ha inviato un avvertimento ai piloti: chi rallenterà troppo nel corso del suo giro d’uscita verrà sanzionato. “Ho sentito che potrebbero introdurre un tempo minimo per il giro d’uscita, perciò questo potrebbe aiutare”, commenta il leader del Mondiale.
“Ma credo comunque che sarà un incubo all’ultima curva, con tutti i piloti che cercheranno di farsi spazio: sicuramente sarà un lavoro duro”, prevede il portacolori della Mercedes. Intanto, alle qualifiche lui si presenterà nella migliore condizione possibile di competitività, come dimostra il vantaggio di oltre due decimi sul suo compagno di squadra Valtteri Bottas (e di quasi un secondo su tutti gli altri) con cui ha concluso le prove del venerdì.
“Non ho guardato molto i tempi, in realtà ho solo lavorato sugli assetti”, scrolla le spalle Hamilton. “Ho cercato di trovare il giusto bilanciamento per il giro secco, perché qui superare è molto difficile, e poi per la gara. Credo di aver fatto qualche miglioramento dal primo al secondo turno, ho visto dei passi nella direzione giusta”. E allora per gli avversari l’incubo domani si prospetta ancora maggiore.
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