Addio alle F1 fotocopia, ma forse è già troppo tardi

Il divieto appena imposto dalla FIA sulle monoposto fotocopia potrebbe comunque non giocare a favore della Ferrari e di una sua prossima ripresa.

Charles Leclerc in pista nei test F1 di Barcellona (Foto Ferrari)
(Foto Ferrari)

Magari è solo una sensazione, ma qualunque provvedimento di provenienza Federazione Internazionale ha la parvenza di essere una beffa per la scuderia di Maranello. Per qualche motivo il Presidente Jean Todt ha deciso solo ora di imporre lo stop a qualunque azione di ricalco di un’altra vettura. Qualcosa di quasi ridicolo che si pensa che in queste settimane la Renault si è fatta passare sottobanco dalla Mercedes i segreti per far funzionare al meglio la power unit, e la stessa Alpha Tauri è quanto mai probabile che sia stata aiutata in maniera massiccia dalla Red Bull tanto da fare un importante passo avanti nelle prestazioni.

“La vicenda Racing Point ha messo alla luce una mancanza di chiarezza nei regolamenti, a cui abbiamo rimediato per il 2021”, ha spiegato il dirigente transalpino. “Il documento è stato firmato sabato da tutte le squadre”.

Dall’anno venturo quindi non vedremo più in azione monoposto dal concept se non uguale, molto simile. Ma siamo davvero sicuri che sarà così? In fin dei conti anche con lo sviluppo congelato abbiamo potuto osservare che è bastata qualche dritta e probabilmente qualche colpo di mano segreto per assistere ad un cambio radicale delle performance da parte di qualche team. E considerato che la Ferrari è ormai isolata c’è da credere che sarà l’unica a soffrire per questa decisione.

“Ci sono categorie che prevedono il BoP per riequilibrare i valori in pista, ma la F1 no. È proprio una sua peculiarità”, ha argomentato l’ex manager del Cavallino. “Abbiamo dieci macchine diverse, frutto di regole condivise da tutti. Chi è più bravo nell’interpretarle vince. Dal 2022 i costi saranno minori grazie al budget cap e ci saranno più sorpassi per via delle nuove regole sull’aerodinamica. Lo spettacolo migliorerà senz’altro”, ha concluso incensando il lavoro dei federali.

Le vetture di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton in pista nel Gran Premio del 70° anniversario di F1 2020 a Silverstone (Foto Lat Images/Mercedes)
(Foto Lat Images/Mercedes)

Chiara Rainis

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