Jonathan Rea vince Gara-2 ad Aragon e conquista la vittoria numero 96. In classifica ora comanda a +36 su Scott Redding.
Jonathan Rea strappa una vittoria importante a Teruel e si porta a +36 in classifica su Scott Redding. Al termine di una gara-2 combattuta fino all’ultimo il campione della Kawasaki riesce a conquistare un successo su un tracciato in teoria difficile per la moto verde. Il nordirlandese conquista la 96esima vittoria in carriera e si avvicina al record dei 100.
Jonnhy ha dovuto vedersela con Redding e Rinaldi fino a tre giri dal traguardo, quando ha poi seminato le Rosse, prendendosi la rivincita del week-end. Al 15° giro durante il tentativo di sorpasso ha compiuto un salvataggio al cardiopalma, poi al penultimo giro ha trovato la zampata sulla Ducati del team Go Eleven. “È fantastico, è un grande numero e un grande obiettivo. A dire il vero, è quasi un sogno”.
La sfida con Ducati
La bagarre con Michael Rinaldi ha riportato alla mente le sfide della scorsa stagione con Alvaro Bautista. “Sono uscito perfettamente dall’ultima curva, ero proprio nella sua scia, mi sono avvicinato di un centimetro a lui”, ha raccontato il campione in carica della SBK. “La maggior parte delle volte in gara ero dietro a Scott o Michael, la mia velocità massima è ancora inferiore, ma è così. La scorsa stagione ho capito che la Ducati ha questo vantaggio. Ma questo non significa che abbiano il miglior pacchetto”.
Sul rettilineo la Panigale V4R era decisamente più veloce ed ha costretto Rea a fare gli straordinari in curva. “Ma è amaro quando perdi così tanto in rettilineo e quindi devi dare più del 100 percento nella parte tortuosa, ma non puoi sbagliare. Quindi ho dovuto rimanere pulito e impeccabile”. Ancora una volta Jonathan Rea ha montato il pneumatico posteriore SC0, a fronte di Rinaldi che ha usato la morbida SCX. “Se dovessi rifare tutto da capo, proverei lo pneumatico SCX per capirlo meglio. L’abbiamo provato a lungo venerdì, ma non mi ha convinto del tutto. Quindi abbiamo deciso di utilizzare nuovamente l’SC0. Verso la fine della gara avevo più grip di Michael”.