Come i piloti della Ducati, anche Valentino Rossi solleva dubbi sulla costanza di rendimento delle gomme Michelin. Ma il fornitore reagisce
La Michelin torna sul banco degli imputati. E Valentino Rossi si iscrive al gruppo dei critici nei confronti delle gomme francesi. Non avrà usato toni così accesi come quelli, per esempio, utilizzati da Jack Miller o Andrea Dovizioso, ma anche il Dottore ha espresso qualche dubbio, nemmeno troppo velato, sulla costanza di rendimento degli pneumatici.
“A volte una gomma funziona meglio di un’altra”, ha spiegato. “Non voglio dire che sia una partita a poker, perché non capita spesso. Dipende anche dal pilota, dal suo stile di guida e dall’assetto della moto. A volte la stessa gomma funziona su una Yamaha e non sull’altra. Non è così facile, ma così va il motociclismo”.
Insomma, anche Vale sembra convinto che la Michelin a volte fornisca alle squadre delle coperture difettose. Una tesi che il gommista transalpino respinge seccamente al mittente, ribadendo per bocca del suo responsabile Piero Taramasso che i suoi standard qualitativi di produzione e di controllo sono elevatissimi.
“Negli ultimi quattro anni, da quando siamo in MotoGP, non abbiamo individuato più di dieci difetti”, sostiene Taramasso ai microfoni del quotidiano sportivo spagnolo El Mundo Deportivo. “Quando una gomma non funziona correttamente, è più lenta di almeno un secondo rispetto ad una normale. Qui invece i piloti si lamentano quando la differenza è di tre o quattro decimi. Il problema è che se un giorno vai due o tre decimi più lento sei tra gli ultimi cinque, se vai due decimi più veloce sei tra i primi cinque. Per questo motivo i piloti sono molto nervosi, e la cosa più semplice è dare la colpa alle gomme”.
Il problema, dunque, non starebbe nella costruzione degli pneumatici stessi, ma nella pressione, nella temperatura, ma anche nello stile di guida dei piloti. Un gioco di rimpalli di responsabilità che non fa altro che alzare il livello della tensione nel paddock. A maggior ragione alla vigilia del Gran Premio di Misano, dove la Michelin riporterà le gomme con la carcassa utilizzata fin dall’inizio dell’anno, che potrebbe tornare a provocare criticità a non pochi concorrenti.
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