Con un’operazione nostalgia al Mugello la Ferrari sfoggerà una livrea retrò. Sarà sufficiente per fermare almeno per un po’ il periodo negativo?
Domenica prossima al Mugello il Cavallino Rampante festeggerà il suo 1000esimo GP in F1 e per l’occasione ritoccherà il suo colore. Nulla di trascendentale, ovviamente, semplicemente tornerà alla livrea del suo debutto iridato nel 1950 in occasione della scintillante gara di Montecarlo. Accompagnata dal calore di 2800 tifosi per ognuna delle tre giornate in programma, la Ferrari spera così di spedire in archivio un round di Monza che più deludente non si poteva, conclusosi con un doppio ritiro e tanta amarezza.
Intanto al termine di un fine settimana italiano davvero duro per la scuderia di Maranello in cui ha dimostrato di essere talmente fuori fase da non riuscire neppure ad approfittare delle chance è arrivato il messaggio di conforto e sostegno al responsabile della squadra Binotto da parte di uno dei suoi predecessori, ossia Stefano Domenicali. Da molti definito e visto come la causa principale dei recenti pasticci, per l’attuale capo Lamborghini, l’ingegnere trovatosi all’improvviso alla guida dell’equipe modenese dovrebbe soltanto godere di maggiore calma per poter lavorare come si deve.
“Parlo per esperienza personale e so quanto sia complesso gestire questa squadra”, ha confessato a Il Resto del Carlino. “Criticare Mattia non è costruttivo. Se esistesse un mago in grado di cambiare immediatamente la situazione sarei d’accordo, ma non c’è, per cui solo lavorando sodo e avendo pazienza potrà avvenire un miglioramento”. Per il 55enne, inoltre, non ci sarebbe al momento un altro nome valido in grado di vestire i panni dirigenziali di un’equipe continuamente rimpastata e priva di continuità e sinergia. “Sinceramente non vedo alternative“, il commento laconico che dipinge una realtà amara da digerire soprattutto per i fan Ferrari che vorrebbero vedere Leclerc e Vettel davanti e che invece chissà per quanto tempo ancora dovranno attendere.
Chiara Rainis
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