A trionfare nel Gran Premio di Monza è stata la AlphaTauri, la scuderia italiana con sede a Faenza che fu fondata decenni fa da Gian Carlo Minardi
Il marchio, oggi, è quello della AlphaTauri. Ma il cuore, quello della sede di Faenza, è ancora lo stesso fondato e lanciato in Formula 1 da Gian Carlo Minardi. Che ieri ha assistito con soddisfazione al trionfo della sua ex squadra nel Gran Premio d’Italia.
In una domenica in cui la Ferrari è sprofondata in casa, infatti, a far suonare le note di “Fratelli d’Italia” sul podio del circuito di Monza ci ha pensato Pierre Gasly, proprio a bordo della monoposto faentina. “È la vittoria dell’Italia”, commenta Minardi ai microfoni della Gazzetta dello Sport. “L’inno di Mameli a fine gara, l’AlphaTauri prima, con tanti ingegneri italiani in F1 nonostante la proprietà austriaca. Che emozione. Io faccio solo parte del passato. Ho fondato il Minardi Team nel ’79 prima di arrivare in F1 nel 1985, restandoci per i successivi 21 anni”.
Poi è arrivato il passaggio di mano al gruppo Red Bull, che ha trasformato la Minardi in Toro Rosso prima e AlphaTauri poi. “La bravura è stata negli ultimi anni: una crescita esponenziale, sia di uomini, sia di mezzi e di tecnologia”, prosegue Gian Carlo. “Sono onorato di far parte della storia, che il team sia a Faenza: una prima realtà industriale, fatta di grandi lavoratori, il cui nome ieri ha fatto il giro del mondo. Bello rivincere a Monza quando Sebastian Vettel ci fece esultare nel 2008″.
Oggi la AlphaTauri ha raccolto il testimone storico di Minardi anche nel ruolo di talent scout, come dimostra il trionfo di Gasly. Ma non è un caso se fu proprio il manager faentino per primo ad identificare il talento di Carlos Sainz e a consigliarlo alla Ferrari Driver Academy nel 2010. Anni dopo, Maranello ha deciso finalmente di ingaggiare il giovane spagnolo come titolare sulla Rossa.
“Quello che sta facendo in pista dimostra che ho ragione”, conclude. “Carlos è un grande talento e senza la bandiera rossa avrebbe vinto. L’AlphaTauri è stata brava e fortunata, però è bello che il team McLaren sia tornato tra le grandi. La Ferrari può sfregarsi le mani per il futuro con Sainz, ma deve prima riprendersi”.
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