Carmelo Ezpeleta chiarisce che nella stagione 2020 non saranno ammessi giornalisti della carta stampata o del web all’interno del paddock MotoGP.
Misano aprirà le porte al pubblico in questo week-end e nel prossimo, con 10mila fan sulle tribune al giorno. Ma paddock e spalti saranno due mondi distinti e separati. Tant’è che Dorna non prevede presenza di giornalisti in questo campionato 2020 contrassegnato dall’emergenza Coronavirus.
A Misano 20 giornalisti saranno “rinchiusi” in una stanza isolata, non potranno avere nessun contatto con team e piloti, solo 1.400 persone avranno accesso al paddock e con le dovute precauzioni: tamponi prima dell’arrivo e distanziamento prima di tutto. Se un visitatore del paddock risulta positivo, come avvenuto a Brno con un operatore televisivo della Dorna, viene isolato e, tramite tracciamento dei contatto, tutte le persone con cui è entrato in contatto vengono isolate e riesaminate.
Un rischio che Dorna non vuole prendere
I giornalisti non televisivi sono ancora esclusi dal Gran Premio; vengono messi in contatto con i piloti attraverso le conferenze ZOOM o altri sistemi come mail, Skype, ecc. “Finché la situazione Covid non cambia, non ci sarà permesso di rompere la bolla”, ha detto Carmelo Ezpeleta a Speedweek.com. “Sono in costante contatto con i giornalisti. Abbiamo ora convenuto che 20 di loro potranno riunirsi in una stanza isolata a Misano per entrambi gli eventi del GP. Possiamo mantenere questo metodo per il resto dei Gran Premio. Ma le autorità non accettano che diamo ai giornalisti l’accesso gratuito al paddock. Questo non è nemmeno consentito in Formula 1. Ci sono alcuni giornalisti seduti nel media center e non sono autorizzati a lasciarlo. Non puoi incontrare le squadre e i piloti”.
Dorna non vuole rischiare di concedere l’accesso al paddock ai giornalisti e farli entrare in contatto diretto con uomini dei team. Il rischio di contagi potrebbe aumentare e mettere ulteriormente a rischio il campionato. “Quest’anno sarà difficile per i giornalisti entrare nel paddock”, ha concluso Carmelo Ezpeleta.