Deluso per la vittoria mancata di Monza, Hamilton tira una stoccata alla vera rivale della Mercedes nel 2020, la Red Bull.
Per Lewis Hamilton quella sul circuito brianzolo è stata una sconfitta clamorosa. Giustamente convinto di poter vincere facile avendo tra le mani una W11 senza eguali, seppur con mappatura bloccata, dopo aver dominato la scena per buona parte del GP, il sei volte iridato si è trovato a dover recuperare dal fondo causa un rarissimo errore del box Mercedes che come lui ha mancato di vedere la luce rossa della pit lane, chiusa per l’entrata della safety car al momento dell’incidente di Leclerc.
Come ovvio frustrato per il magro 7° posto raccolto, quando le attese erano ben altre, l’inglese ha colto l’occasione per lanciare una frecciata alla scuderia energetica, principale contendente al titolo, rea di aver declassato in Alpha Tauri il vincitore di giornata Gasly.
“Pierre è un ragazzo molto simpatico e di talento. Non credo che alla fine sia stato trattato in maniera giusta dalla Red Bull“, le sue parole riportate da Motorsport.com. “Non è facile per un pilota quando ti capita qualcosa del genere, per questo mi sento in sintonia con lui”.
In effetti quanto toccato al driver di Rouen non è semplice da incassare, ma d’altronde punire psicologicamente i propri assistiti è una prerogativa della squadra austriaca, in particolare pensiamo al caso di Daniil Kvyat, prima promosso con eccessiva fretta nel main team, quindi ributtato in Toro Rosso, poi ancora licenziato e alla fine riammesso.
“Ricostruire la propria fiducia in un’equipe non necessariamente così competitiva non è da tutti, eppure ha già mostrato alcune prestazioni davvero grandiose. La sua vittoria mi ha impressionato!”, l’investitura da parte del 35enne che non si è risparmiato ulteriori punture alla premiata ditta Horner – Marko. “Speriamo che questo successo gli crei un’opportunità. Ha battuto chi lo ha retrocesso. Di certo non l’avranno presa bene!”, ha chiosato tranchant.
Chiara Rainis