La vittoria di Gasly scatena malumori. Ecco cos’è successo al parco chiuso

Il successo a sorpresa di Gasly a Monza non è stato salutato da tutti con piacere, anzi, qualcuno non ha nascosto la sua delusione.

(©Pierre Gasly Twitter)

Era dal 1996 che un francese non tagliava per primo il traguardo in un GP di F1, eppure non tutti i transalpini hanno festeggiato l’incredibile vittoria di Pierre Gasly sul mitico Tempio della Velocità. Esteban Ocon, infatti, non ha per nulla digerito la prestazione del connazionale. Un po’ per invidia, un po’ per una rivalità pregressa, nata sui circuiti di karting e delle formula minori, il pilota Renault non ha taciuto il proprio disappunto per l’esito del primo dei tre round italiani del mondiale 2020 del Circus.

“Ero riuscito a superarlo in partenza, ma alla fine la corsa l’ha vinta lui!”, ha dichiarato amaro a fine corsa stando ben attento a non congratularsi. A quanto pare il 23enne si era già sfogato via radio nel giro di rientro dopo la bandiera a scacchi, venendo prontamente zittito dal manager Cyril Abiteboul.

Con una valigia carica di se e di ma, il #31 nella sua testa si era costruito un film tutto diverso rispetto a quello che lo ha portato a chiudere l’evento in ottava piazza alle spalle di Hamilton. “C’era l’opportunità di salire sul podio e forse anche di giocarsi la prima piazza, tuttavia le circostanze non si sono rivelate favorevoli”. Consapevole del grande progresso fatto nell’arco di pochi giorni dalla Casa della Losanga grazie all’accordo con la Daimler, il driver di Evreux sperava in un risultato diverso. “Essendo ormai la terza forza in campo, in particolare sui circuiti veloci, non essere stati in grado di approfittare nella giornata di debacle di Mercedes e Red Bull è un peccato”.

Infastidito dal vedere il suo avversario d’infanzia davanti a tutti, Ocon ha proseguito: “La fortuna non ha ruotato dalla nostro parte perché avevamo appena cambiato gomme quando è arrivata la bandiera rossa. Abbiamo regalato una sosta ai competitor!”.

(©Esteban Ocon Twitter)

Chiara Rainis

Gestione cookie