Maverick Vinales vede salvo il motore montato sulla Yamaha M1 andata a fuoco dopo l’incidente al Red Bull Ring per un problema ai freni.
Maverick Vinales arriva a Misano dopo lo spiacevole episodio avvenuto nell’ultima gara al Red Bull Ring, quando i freni della sua Yamaha M1 ha smesso di funzionare e si è dovuto lanciare dalla moto in corsa a 220 km/h. Nello schianto contro l’air fence la M1 è andata a fuoco e si è temuto per le condizioni del motore.
I commissari sono intervenuti prontamente a domare le fiamme, ma regnava incertezza sulla possibilità di poter riutilizzare quel motore. Del resto ricordiamo che Vinales ha già perso una delle cinque unità a disposizione dopo Jerez. Ha lasciato l’Austria con il dubbio di sapere se il motore che montava la sua M1 fosse sopravvissuto o meno. Inoltre ricordiamo che in casa Iwata hanno abbassato il regime del motore di 500 giri / min. per salvaguardare la meccanica, soprattutto nei motori che montano il lotto di valvole difettose.
Il motore è salvo
Fortunatamente, secondo la giornalista Natacha Alfageme, il motore con cui Maverick ha subito la caduta in Stiria si è salvato, quindi il pilota di Figueres potrà continuare ad avere quattro motori per gestire le prossime nove gare del Mondiale che mancano da Misano a Portimao.
Oltre a Maverick Vinales, anche Valentino Rossi e Franco Morbidelli hanno un motore in meno dopo il GP di Jerez. I due piloti italiani hanno registrato problemi nelle prime due gare, mentre Maverick ha scartato uno dei motori dopo aver verificato nelle prime prove libere che qualcosa non andava bene. Fabio Quartararo è l’unico pilota Yamaha che, al momento, ha ancora i suoi cinque motori, anche se li ha già montati tutti e dovrà ruotarli alla pari dei suoi colleghi di marca, affinchè non superino il chilometraggio limite di ognuno che è pari a 2.500 chilometri a motore.