Fabio Quartararo torna in testa nelle prove libere di Misano, ma non è ancora soddisfatto della sua Yamaha: rivuole il motore di inizio stagione
Se nelle scorse gare era apparso in una certa difficoltà, le prime prove libere del Gran Premio di Misano hanno riportato Fabio Quartararo nella sua posizione di dominatore assoluto che aveva imposto all’esordio stagionale di Jerez. Questo, almeno, emerge dai risultati, che lo hanno piazzato al comando di una tripletta di Yamaha completata da Maverick Vinales e Franco Morbidelli. Il feeling in sella, in compenso, ad ascoltare il diretto interessato non è ancora quello dei momenti migliori.
“Abbiamo un’ottima moto, ma non mi sento esattamente come a Jerez“, ha confessato il francese. “Abbiamo ancora dei problemi che dobbiamo risolvere da soli. Onestamente la Yamaha sta lavorando molto sodo. Abbiamo avuto qualche buona notizia per Misano e teniamo le dita incrociate perché ne arrivi qualche altra anche a Barcellona“.
Quartararo spinge gli ingegneri Yamaha
Ma il lavoro dei tecnici giapponesi non sembra bastare al Diablo: “Non posso dire di essere totalmente fiducioso perché non abbiamo il pacchetto completo che vorrei. Ma è importante credere in loro e mettergli un po’ di pressione perché ci portino questa grande notizia a Barcellona. Non sono novità, ma cose che avevamo e che dobbiamo riavere”.
Dietro a questa formula così criptica si nasconderebbero le conseguenze dell’ormai ben noto problema alle valvole, che avrebbero convinto Iwata a depotenziare o a ridurre i giri del motore per evitare ulteriori rotture. Terminata l’indagine, ora forse gli ingegneri nipponici potrebbero essere pronti a riportare il propulsore nella configurazione di partenza. “Ci serve, perché sarebbe importante per noi”, lascia intendere Quartararo.
In ogni caso, gli esiti del cronometro fanno ben sperare per il weekend sulla Riviera adriatica: “Oggi è stata una giornata molto positiva, dopo un mese difficile”, prosegue. “Questa pista si adatta meglio alla nostra moto. Perciò sì, sono felice di essere tornato in testa, e non solo sul giro secco ma anche sul passo. Volevo finire primo perché mi mancava questa posizione da molto tempo ed è sempre bello vedere il tuo nome davanti a tutti”. E questo è solo l’inizio.