Al Mugello la Ferrari rimedia un’altra brutta figura. Malgrado sole 12 auto al traguardo entra in zona punti per un soffio.
Anche nel giorno della celebrazione per i suoi 1000 GP la Rossa ha deluso. Davanti a tremila tifosi scarsi accorsi in Toscana per sostenerla in questo momento difficile la scuderia del Cavallino ha regalato uno spettacolo desolante e preoccupante perché ancora una volta ha dimostrato di non averci capito nulla. Unica del gruppo a non aver portato modifiche sostanziali sulla monoposto per tentare di recuperare un minimo di terreno, pure in una gara che ha visto solo dodici piloti alla bandiera a scacchi per poco non restava fuori dalla zona calda.
“Soffriamo il degrado evidente delle gomme”, ha provato a giustificarsi il boss Mattia Binotto facendo poi intendere che non ci sono speranze per il progetto SF1000. “Fare pochi sviluppi, appendici e quant’altro non può migliorare la situazione. I problemi sono più profondi ed è importante uscirne almeno da qui a fine stagione”.
Ad allarmare non è solo la facilità con cui Vettel e Leclerc subiscono i sorpassi, pure dalla stessa Williams che fino a pochi mesi fa occupava stabilmente il fondo gruppo, ma altresì il fatto che per il secondo weekend consecutivo Kimi Raikkonen con la piccola Alfa Romeo si stava confermando il driver motorizzato Ferrari più veloce non fosse stato penalizzato di 5″ per un’infrazione in fase d’ingresso in pit lane.
Ottavo al traguardo e beneficiario della punizione inflitta ad Iceman Charles guardando all’appuntamento di Sochi di fine mese ha rivelato di sperare in qualche evoluzione pur ammettendo che il team naviga a vista.
“La squadra sta lavorando tantissimo per portare delle novità”, ha asserito aggiungendo un particolare che fa ben comprendere in che stato di confusione si trovino a Maranello. “Dobbiamo però prima capire cosa c’è che non va per intervenire al meglio. Così è veramente difficile”, ha chiosato il monegasco.
Chiara Rainis