La dura diagnosi dell’amministratore delegato della Ferrari, Louis Camilleri, sulla crisi della Rossa: “Realisticamente sarà difficile recuperare”
La Ferrari è bloccata “in un buco”. E ribaltare la situazione prima del 2022 sarà difficile, perché “non c’è la bacchetta magica”. È la diagnosi sulla crisi della Rossa espressa dal suo amministratore delegato Louis Camilleri dopo il Gran Premio di Toscana, in cui il Cavallino rampante ha festeggiato la millesima gara nella sua storia in Formula 1, ma non è riuscita ad andare oltre l’ottavo posto con Charles Leclerc.
“Sentite, ora siamo in un buco e lo sappiamo”, ha dichiarato Camilleri riflettendo sulla stagione della sua squadra. “È una coincidenza di fattori, ma tutto ciò che potrei dire verrebbe preso come una scusa. E a noi non piacciono le scuse. Perciò quello che conta è concentrarsi sui problemi che abbiamo e lavorare sodo, con determinazione, per tornare a quello che consideriamo sia il posto che ci spetta di diritto”.
Camilleri punta al 2022
Ma il congelamento del telaio e del motore, e le conseguenti limitate possibilità di sviluppo tecnico, renderanno difficile migliorare drasticamente la competitività della Scuderia. Almeno fino al 2022, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento.
“Realisticamente sarà dura”, prosegue Camilleri. “In Formula 1 siamo sempre in lotta, sia in pista che nello sviluppo, ma non c’è la bacchetta magica. Perciò ci vorrà tempo. Spero in un po’ più di flessibilità delle regole il prossimo anno, in modo da poter almeno fare qualche passo in avanti. Tanto di cappello alla Mercedes, che ha fatto un lavoro incredibile, e vedremo nel 2022 se il nuovo regolamento resetterà la situazione. Questa è la nostra speranza”.
Ma l’ad di Maranello resta fiducioso per il futuro: “Credo che la Ferrari e la Formula 1 siano legate inestricabilmente. Come immaginare la Formula 1 senza la Ferrari, o viceversa? Siamo qui da sempre e siamo l’unica squadra. Le altre vanno e vengono. E, sì, anche la storia crea pressione. Perciò non vediamo l’ora di affrontare i prossimi mille Gran Premi“.