Dopo essere stato contagiato e guarito dal coronavirus, l’ex team principal di Formula 1 Flavio Briatore lancia un messaggio per la ripartenza
La pandemia di coronavirus che ha colpito la Formula 1, i motori e più in generale tutto il mondo nel 2020 “può essere sconfitta”. Lo sostiene Flavio Briatore, dopo aver recentemente superato il contagio del famoso virus.
“Non voglio minimizzare la malattia, ma l’anno scorso sono stato molto malato: ho avuto la polmonite”, ha raccontato sui social media l’ex team principal iridato di Benetton e Renault. “Sono stato portato all’ospedale San Raffaele anche quella volta e stavo molto male. Ma non era assolutamente paragonabile alle ultime 24 ore”.
Prosegue il manager piemontese: “Sono rimasto per tre o quattro giorni in ospedale e poi sono stato curato a casa di Daniela Santanché. Considero un mio dovere parlare della mia esperienza perché mi sono reso conto che il Covid può essere sconfitto e che non bisogna alimentare l’isteria psicologica collettiva”. Poco prima della sua infezione, la discoteca di Briatore, il Billionaire, è finita sul banco degli imputati per i circa 60 casi di contagio registrati tra lo staff. Flavio ha parlato di una “campagna” da parte del governo italiano per “distrarre l’attenzione della gente”.
Briatore guarito dal coronavirus
“Dal Covid si può guarire”, ha proseguito il 70enne. “Certamente ti rende vulnerabile, ma vi posso dire che può essere curato. Sono stato malato per due giorni, per il resto è stato molto più leggero della polmonite. Il coronavirus è un problema molto grave, ma in Italia ce n’è uno ancora più grande: siamo una nazione di invidiosi, gelosi, risentiti e cattivi. Anche quando la notizia è positiva la si trasforma in negativa”.
Aggiunge poi Briatore: “La nostra battaglia è tornare al lavoro, continuare la vita normale e assicurarci che questo virus non ci faccia morire di fame. Dobbiamo seguire le regole stabilite dai medici: indossare la mascherina, lavarci le mani, mantenere il distanziamento, ma bisogna far ripartire la nazione. Bisogna affrontare seriamente il virus ma anche riprendere a produrre e a parlare di altri problemi”.