L’ex pilota di Formula 1 Timo Glock non è convinto che Mattia Binotto rimarrà ancora a lungo il team principal della Ferrari: “Se ne dovrebbe andare”
Nonostante la profonda crisi della Ferrari, il team principal Mattia Binotto rimane saldamente al suo posto, in sella al Cavallino rampante. Almeno per ora. Un ex pilota di Formula 1, Timo Glock, non si è detto infatti convinto che l’ingegnere italo-svizzero resisterà ancora a lungo nel suo ruolo apicale a Maranello.
“Evidentemente ha un contratto blindato”, ha scherzato nell’intervista che ha concesso ai microfoni della rivista specializzata austriaca Speed Week. “Di solito sarebbe stato relativamente chiaro che, dopo quello che è accaduto, se ne sarebbe dovuto andare. Perciò sono curioso di vedere quanto a lungo resterà ancora”.
La ricetta di Glock per il rilancio della Ferrari
Glock sostiene che la Ferrari avrebbe bisogno di una “struttura completamente nuova” per il futuro, puntando quindi su una rivoluzione totale non solo a livello tecnico, ma anche umano. Ma gli errori che hanno portato la Scuderia a precipitare nella sua situazione attuale, secondo il tedesco ex portacolori della Toyota, verrebbero dall’anno scorso, quando il team modenese ha commesso un errore imperdonabile con il controverso motore finito al centro dello scandalo e dell’inchiesta sulle sue presunte irregolarità.
“Non ci si fa un favore lavorando nelle zone grigie”, sostiene Timo. “Il rischio era elevato e ora lo stanno pagando. Sono felici dell’entrata in vigore delle nuove regole, ma la potenza del motore è la potenza del motore. Dovranno prima risolvere questo problema”.
Leggi anche —> Binotto preannuncia: “Quale sarà la grande opportunità della Ferrari”