Pol Espargarò rivela un retroscena del 2014, quando ricevette da Lin Jarvis la promessa di sostituire Valentino Rossi nel team ufficiale Yamaha
Ormai è ufficiale già da parecchi mesi: l’onore di raccogliere il testimone del leggendario Valentino Rossi in sella alla Yamaha ufficiale, il prossimo anno, toccherà a Fabio Quartararo. Ma ormai diversi anni fa, quel posto era stato promesso ad un altro pilota, che però alla fine non avrebbe mai sostituito il Dottore.
Si tratta di Pol Espargarò, che ha rivelato, non senza una buona dose di amarezza, questo retroscena subito dopo il Gran Premio dell’Emilia Romagna, in cui ha colto il suo secondo podio stagionale. Oggi portacolori della Ktm, lo spagnolo ha ricordato i tempi in cui militava nella Tech3, squadra satellite Yamaha.
Era il 2014, già all’epoca si parlava di un possibile ritiro di Rossi alla fine della stagione e il prescelto per prendere il suo posto sarebbe stato proprio lui, Polyccio. Forte di questa prospettiva, che gli era stata ventilata direttamente dal team principal della Casa dei Diapason, Lin Jarvis, rifiutò l’offerta che gli era giunta dalla Suzuki per la stagione successiva, quella del rientro in MotoGP del marchio di Hamamatsu.
“Jarvis mi chiese di restare con il team satellite”, afferma Espargarò ai microfoni del quotidiano sportivo spagnolo El Mundo Deportivo, “perché Valentino stava per ritirarsi e gli sarebbe servito un pilota giovane. Più tardi lo smentì in una conferenza stampa e questo mi fece sentire piuttosto male”.
Per colpa di questo voltafaccia Pol non poté cogliere l’occasione della Suzuki: “Mi ripromisi che, nel caso avessi ricevuto un’altra offerta da un team ufficiale, non ci avrei pensato due volte”. È stato così per la Ktm, che infatti oggi gli sta iniziando a riservare le prime soddisfazioni, e forse potrebbe esserlo anche l’anno prossimo con la Honda, che sarà la sua nuova destinazione.
Senza pentimenti: “Quando prendi una decisione, mettendo tutti i fatti sul tavolo, lo fai per il tuo meglio. Se non avessi pensato, e se non pensassi anche oggi, di poter andare più forte con la Honda, non avrei deciso di firmare. Se scegli il peggio, o ti danno tanti soldi, o sei stupido. Io, invece, sono pienamente convinto di poter far meglio con la Honda, prendendomi il giusto tempo come ho fatto negli ultimi quattro anni con la Ktm. Alla mia prima gara eravamo ultimi, ora siamo sul podio, e credo di poterci salire anche con la Honda“.
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