Max Biaggi analizza la stagione 2020 di MotoGP: “Un campionato strano. Io spero che vinca Dovizioso. Valentino Rossi è il più esperto, ma non basta”
È davvero una stagione lontana da ogni normalità e da ogni previsione, questo 2020 della MotoGP, se finanche un vecchio volpone come Max Biaggi, sei volte campione del mondo tra classe 250 e Superbike, fa fatica ad analizzarla e a comprenderla.
“Un campionato strano, con ritmi forsennati”, lo definisce ai microfoni della Gazzetta dello Sport il team principal della Sterilgarda, che domenica ha vinto il Gran Premio dell’Emilia Romagna nella classe inferiore grazie a Romano Fenati. “Gare tutte attaccate dove gli infortuni e gli errori si pagano, in cui si va fortissimo: a volte la classifica mi sembra quella della Moto3“.
La MotoGP 2020 secondo Max Biaggi
Biaggi ha un favorito su tutti, naturalmente italiano: “Romanticamente sarebbe bello che dopo tre secondi posti Andrea Dovizioso vincesse”. Ma gli avversari non mancano, a partire da Fabio Quartararo che ora insegue Desmodovi a un solo punto di distacco: “Il francesino è da tenere d’occhio, non scherza. È divertente vedere questi ragazzi, e parlo di lui, Vinales, Bagnaia, Mir, ma anche Morbidelli, uno che a me piace come guida, molto solido. È la generazione dei prossimi dieci anni”.
Il Corsaro condivide il rammarico per la caduta di Bagnaia che lo ha privato di una possibile prima vittoria in carriera nella categoria regina: “Già in qualifica aveva fatto un tempo super. Mi è spiaciuto vederlo in terra. Ma ha dimostrato che ce l’aveva in pugno”. Senza dimenticare un altro giovane che è esploso nelle ultime corse, come Mir: “Joan è sorprendente. Credo abbia molto in mano la Suzuki, e quando si crea questa alchimia nulla è impossibile”.
E poi c’è il suo storico avversario Valentino Rossi, che a quarantun anni suonati è ancora lì a giocarsi le prime posizioni: “Si sente che mi ha fatto sorridere?”, risponde Biaggi. “È quello che ha più esperienza, il solo ad avere qualcosa in più di tutti, però, ahimè, non basta solo quella oggi”.