Andrea Dovizioso suona la carica alla sua Ducati: bisogna migliorare fin dal Gran Premio di Catalogna per non perdere il treno del Mondiale MotoGP 2020
L’obiettivo è uno solo: il riscatto. La Ducati deve mettersi alle spalle il prima possibile la doppietta di gare in casa a Misano Adriatico, in cui è rimasta fuori dalla lotta per la vittoria e lontana dalle prime posizioni. Nonostante tutto, Andrea Dovizioso rimane in testa alla classifica del Mondiale, anche se per un solo punto nei confronti di Quartararo e Vinales, appaiati alle sue spalle. Ma non basta. Per poter davvero sperare di competere fino in fondo per il titolo della MotoGP 2020, la Rossa di Borgo Panigale deve migliorare le sue prestazioni e i suoi risultati. E in fretta.
Per questo Desmodovi suona la carica ai suoi alla vigilia del Gran Premio di Catalogna, che vinse ormai tre anni fa. “Negli ultimi due GP purtroppo non siamo stati sufficientemente competitivi, ma cerchiamo di vedere il lato positivo delle due gare di Misano: siamo in testa al campionato, anche se la lotta è tutta aperta”, afferma il forlivese. “Ancora ci manca velocità e per poterci giocare il titolo non possiamo perdere altro tempo. Dovremo adattarci all’asfalto del Montmeló che avrà sicuramente meno aderenza rispetto a quello di Misano e questo potrebbe rivelarsi un fattore determinante per tutti. Sono sicuro che, se continueremo a lavorare come abbiamo fatto in queste ultime settimane, presto arriveranno risultati migliori”.
Anche il suo compagno di squadra Danilo Petrucci punta a ripetere l’exploit della passata stagione, che lo vide salire sul podio sulla pista di Barcellona. Ma pure lui mette in luce le potenziali difficoltà per la sua Desmosedici in questo fine settimana catalano: “Dopo due Gran Premi veramente difficili, torniamo in gara su un circuito dove l’anno scorso sono riuscito a salire sul podio”, racconta il pilota di Terni. “La stagione non sta sicuramente andando come speravamo, ma non ci arrendiamo: al Montmeló cercheremo di migliorare il decimo posto di Misano, ma le condizioni che incontreremo saranno molto diverse: l’asfalto e le temperature potrebbe rivelarsi determinanti per la nostra prestazione. La chiave sarà saper interpretare bene questi due fattori”.