Jorge Lorenzo dovrà ritoccarsi il contratto se vuole restare in Yamaha anche nella stagione 2021. Viceversa, dovrà valutare altre offerte sul tavolo.
Jorge Lorenzo, collaudatore Yamaha, non ha mai fatto un giro in sella alla M1 2020. Durante lo shakedown in Malesia ha provato la moto dell’anno scorso, così da essere pronto per le successive prove di comparazione e in modo da riprendere feeling con la sua vecchia e amata moto. Poi l’emergenza Coronavirus ha costretto a rivedere i programmi ma, al contrario di altri collaudatori, non ha effettuato nessun test privato.
In Yamaha non ha fatto certo piacere di sapere dei colloqui tra il maiorchino e Ducati per un possibile ritorno in pista. Poi la trattativa non è andata in porto, un po’ perchè Jorge non vuole rinunciare a certi privilegi della sua vita privata, un po’ perché Ducati ha deciso di puntare sui giovani. Per convincere Lorenzo a vestire i panni del collaudatore la casa di Iwata ha offerto un lauto contratto, a cifre che non saranno ripetibili per il 2021. I budget dei giapponesi sono stati tagliati in modo significativo a causa della pandemia di Coronavirus. “La situazione è completamente diversa ora rispetto a un anno fa”, ha detto Lin Jarvis qualche tempo fa.
Se Jorge Lorenzo vorrà restare con Yamaha anche nella prossima stagione dovrà ritoccare al ribasso l’ingaggio, altrimenti dovrà valutare le alternative sul tavolo. A quel punto Yamaha potrebbe continuare lo sviluppo con il test team giapponese (piloti: Kohta Nozane e Katsuaki Nakasuga) come prima o valutare la difficile ipotesi Andrea Dovizioso. Intanto il maiorchino sarà impegnato a Portimao per l’unico vero test dell’anno in sella alla M1 in programma ad ottobre.
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