Vettel, ferrarista per sempre: dichiarazione d’amore alla Rossa e a Schumi

Nonostante la crisi di risultati e il divorzio a fine stagione, Sebastian Vettel riserva una dichiarazione d’amore alla Ferrari in conferenza stampa

Sebastian Vettel nella conferenza stampa della vigilia del Gran Premio di Russia di F1 2020 a Sochi (Foto Mark Sutton - Pool/Getty Images)
Sebastian Vettel nella conferenza stampa della vigilia del Gran Premio di Russia di F1 2020 a Sochi (Foto Mark Sutton – Pool/Getty Images)

Il momento attuale è indubbiamente il più difficile degli ultimi anni, ma i risultati negativi che la Ferrari sta accumulando non possono certamente scalfire la passione per la Rossa. Lo sanno i milioni di tifosi che continuano a sostenere la Scuderia in giro per il mondo e ancor più lo sanno i suoi piloti.

Così, forse anche per rialzare il morale inevitabilmente a terra degli uomini del Cavallino rampante, la consueta conferenza stampa del giovedì, alla vigilia del Gran Premio di Russia, si è trasformata in una vera e propria dichiarazione d’amore. “È sempre bello guidare una Ferrari, farne parte”, afferma Charles Leclerc, “anche se le prestazioni quest’anno, finora, non sono state delle migliori: di certo non siamo nelle posizioni che vorremmo”. E anche il suo compagno di squadra Sebastian Vettel, nonostante sia già in uscita a fine anno e diretto alla Aston Martin, gli fa eco: “Essere un pilota della Ferrari è sempre emozionante e io comunque mi sento e sono ancora parte del team. Credo che l’ultima gara con la Rossa sarà molto emozionante per me, ma ora sono concentrato sulla Russia. Peccato non aver festeggiato bene al Mugello“.

Hamilton eguaglia Schumacher e Vettel è dispiaciuto

Già, perché anche se Maranello non gli ha portato le soddisfazioni che si sarebbe aspettato, Vettel nel cuore rimane pur sempre un appassionato ferrarista. Lo è sempre stato, da quando da bambino faceva il tifo per un suo illustre connazionale come Michael Schumacher. “Mi ricordo Suzuka ’99, quando Schumi perse il Mondiale ed ero molto amareggiato”, ripercorre con la memoria il quattro volte iridato. “Nel 2000 il campionato era più alla sua portata e infatti riuscì a vincere. Non ricordo dov’ero, credo a casa mia, ma ero molto felice. Avevo 13 anni, all’epoca non ero consapevole del progetto della Ferrari e della portata e del significato di quella vittoria, ma comunque ero contento”.

Lo stesso Schumacher che oggi sta per vedere il suo storico record di vittorie in carriera (e di titoli mondiali) eguagliato da Lewis Hamilton. Le sensazioni di Seb di fronte a questa svolta storica negli annali della Formula 1 sono agrodolci: “Direi che da una parte mi dispiace, per tutto quello che Michael ha rappresentato per me e per la Germania”, sostiene. “Ho sempre pensato in passato che i record di Schumacher fossero irraggiungibili, destinati a durare non dico in eterno ma molto a lungo. Invece Lewis sta compiendo un’impresa e ne sono felice, perché è un grande pilota. Quindi provo sentimenti contrastanti, perché stimo Hamilton e penso che meriti tutti i risultati che sta ottenendo in Formula 1. E credo che supererà le cento vittorie, perché sono sicuro che continuerà a correre anche il prossimo anno”.

Sebastian Vettel nella conferenza stampa della vigilia del Gran Premio di Russia di F1 2020 a Sochi (Foto Mark Sutton - Pool/Getty Images)
Sebastian Vettel nella conferenza stampa della vigilia del Gran Premio di Russia di F1 2020 a Sochi (Foto Mark Sutton – Pool/Getty Images)
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