Dopo l’accordo firmato con Aston Martin Vettel rifiuta il paragone con Schumacher quando decise di rientrare in F1 e correre per la Mercedes.
Forse per scaramanzia visto che a Schumi non andò particolarmente bene nel famoso biennio dal 2010 al 2012 trascorso in Mercedes, Sebastian Vettel, alla vigilia del GP della Russia e con la testa al 2021, ha respinto con forza qualsiasi avvicinamento con il blasonato connazionale. Va detto che Michael al momento del passaggio alla scuderia di Stoccarda veniva da diverse stagioni di assenza, mentre Seb arriverà in Aston Martin direttamente dalla Ferrari. E se il Kaiser di Kerpen aveva terminato il 2006, suo ultimo atto prima della sosta, con 7 vittorie di gara e il secondo posto iridato ad appena 13 lunghezze da Alonso, il driver di Heppenheim si trasferirà a Silverstone con una serie di campionati da ko mentale per i tanti insuccessi accumulati.
“Non si può paragonare la mia situazione a quella di Schumacher di allora. Primo, era un periodo diverso. Secondo, è una squadra diversa con requisiti diversi, ma soprattutto, Schumacher aveva un’età diversa rispetto a me e veniva da una pausa di tre anni. Io sto solo cambiando team”, ha spiegato a Sport Bild. “Insomma, non credo che confronti come questo aiutino”.
Consapevole della bontà del progetto Racing Point, il #5 può innanzitutto guardare al domani con meno dubbi rispetto a quello che fece il sette volte iridato quando accettò la sfida propostagli dal suo ex stratega in Benetton e al Cavallino Ross Brawn.
“Vado in un’equipe con ambizione e obiettivi ben precisi”, ha sottolineato con una frecciatina a Maranello dove invece regna la confusione. “Su questo io e il patron Lawrence Stroll siamo uguali. Ha di certo chiaro in mente quello che vuole ottenere e questo mi ha colpito molto. E’ scontato tuttavia che non ci saranno subito passi avanti enormi”, ha concluso mettendo avanti le mani sui risultati ottenibili nelle prime fasi della stagione.
Chiara Rainis