La scarsa competitività del motore Ferrari l’ha catapultata nelle ultime posizioni della classifica. Per questo la Haas potrebbe cambiare fornitore.
Per ragioni logistiche e di riconoscenza difficilmente tradirà Maranello almeno per il breve periodo, ma di certo i vertici Haas non sono soddisfatti. Nel mondiale dal 2016 quando schierò una vettura del tutto simile alla Ferrari dell’anno precedente, la scuderia americana ha progressivamente perso terreno scivolando sempre più indietro sullo schieramento, un po’ per incapacità di costruire una monoposto competitiva e un po’ per colpa dei due piloti Grosjean e Magnussen, di sovente in mezzo agli incidenti e alle penalità. In questo pazzo 2020, però, a metterla nei guai è soprattutto il propulsore del Cavallino, affidabile e tuttavia estremamente poco prestazionale. Pizzicato da Motorsport.com sulla possibilità di rivolgersi alla concorrenza nel prossimo futuro, il manager Gunther Steiner ha replicato in maniera provocatoria. “Se un Costruttore volesse venire a parlare con noi offrendo una fornitura di power unit gratis, sarebbe benvenuto!”, ha detto ribadendo la volontà di proseguire per la strada già battuta e conosciuta.
“Come team crediamo ci voglia un po’ di lealtà”, ha rimarcato il desiderio condiviso con il patron Gene Haas, di continuare la collaborazione con il marchio modenese. “La Ferrari è stata fondamentale nel portarci fino qui e ha compiuto un buon lavoro. Adesso è un po’ in difficoltà, come ovviamente sappiamo”.
“Ritengo, anzi spero che si tratti di un impasse di breve durata”, ha aggiunto facendo gli scongiuri. “Sono sicuro che ne uscirà presto, perché come equipe è sempre tornata dove merita. Scappare via al primo intoppo o quando si incontra un ostacolo sulla strada non è molto etico”.
Onestamente parlando come in suo stile, l’ingegnere meranese non ha nascosto di aver comunque preso in considerazione il divorzio. “Dobbiamo guardare ad altre opportunità, ma parte della nostra struttura è in Italia, dunque dovremmo trasferirci in Inghilterra, con tutte le spese che ne conseguono”, ha concluso facendo intendere che le ragioni economiche porteranno la squadra a mantenere lo status quo.
Chiara Rainis