Joan Mir molto fiducioso per la gara MotoGP di Montmelò. Il pilota Suzuki pensa di poter essere veloce, anche se c’è l’incognita gomme a cui pensare.
Joan Mir partirà dall’ottava casella della griglia a Montmelò e andrà tenuto d’occhio nella gara MotoGP. Il pilota della Suzuki sta attraverso un periodo di forma positivo e dunque ce lo aspettiamo forte domenica.
Vero che i favoriti sono i rider Yamaha, però non sempre la gara corrisponde a quanto visto nelle sessioni precedenti. Il giovane maiorchino può essere uno di quelli a cui prestare attenzione nella lotta per il podio. Dovrà certamente bravo a gestire le gomme, aspetto fondamentale per non avere crolli nella seconda parte della corsa.
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Joan Mir dopo le Qualifiche di Montmelò
Mir è soddisfatto del lavoro svolto oggi in Catalogna assieme al team: «È stata una giornata abbastanza buona in generale. Il problema è che soffriamo ancora un po’ a fare il tempo in qualifica. Penso di stare bene, sono veloce. Il problema è che qui è come una lotteria, non sai quando la gomma posteriore calerà di prestazione. Qui cala molto. Nessuno sa quando la gomma cadrà, in gara ci saranno sicuramente molte sorprese e speriamo di essere una di quelle sorprese».
Il pilota della Suzuki è convinto di avere buone chance di poter salire sul gradino più alto del podio: «Se abbiamo ritmo, possiamo lottare per la vittoria anche partendo dall’ottava posizione. Se partiamo bene e possiamo essere tra i primi cinque durante la gara e alla fine. Se la gomma cala, perdi secondi, non decimi: un secondo o un secondo e mezzo al giro. È tutto aperto».
Joan è felice della permanenza di Valentino Rossi in MotoGP anche nel 2021: «Sono molto contento che rimanga. Il desiderio che ha di continuare è impressionante. Lui è appassionato di questo sport, vuole continuare a tutti i costi. Sta dimostrando di essere molto competitivo».
Il rider maiorchino non sa cosa sia successo ad Alex Rins, il suo compagno di squadra, che partirà tredicesimo: «Io faccio le mie cose, do il cento per cento con quello che abbiamo. Qui ognuno pensa a sé».