Indispettito dalla penalità ricevuta nelle prime fasi del GP di Russia, Hamilton ipotizza un complotto nei suoi confronti.
I minuti appena antecedenti al via del gran premio di Sochi sono stati animati dall’indagine avviata dai commissari di gara su due presunte infrazioni commesse da Hamilton in fase di simulazione di partenza. Secondo i marshal il britannico della Mercedes si sarebbe fermato in entrambi i casi nel posto sbagliato. Di conseguenza, poco dopo il pronti via gli è stata inflitta una doppia penalità da 5″ che di fatto lo ha privato della vittoria.
Piuttosto contrariato, Lewis, si è lamentato subito animatamente per la punizione ricevuta e una volta al traguardo ha proseguito lo sfogo. “Dovrò riguardarmi il regolamento e capire cosa ho fatto di sbagliato. Penso che nessuno sia mai stato sanzionato per una cosa tanto ridicola”, ha attaccato il sei volte iridato, terzo al traguardo russo. “Non ho causato alcun pericolo e poi mi sono sempre posizionato così”.
Penalizzato anche con due punti sulla patente, Ham è andato su tutte le furie. “Mi sembra davvero eccessivo. E’ chiaro che la FIA stia cercando di fermarmi, ma va bene così. Io continuerò ad andare avanti, testa sotto”, ha promesso battagliero.
La Federazione cambia idea
Calmati gli animi e sentite le parti in causa gli steward hanno alla fine rivisto i provvedimenti presi contro il britannico. Sebbene a danno fatto, in quanto a causa dei 10″ di stop in pit lane a schieramento ancora raggruppato, il #44 si è trovato a dover recuperare dal fondo con tutte le limitazioni del caso, i federali hanno modificato il loro operato. Il motivo è semplice. Ascoltando le comunicazioni tra il box e il pilota, è emerso che Bono, ovvero l’ingegnere di pista del driver di Stevenage, lo avrebbe invitato a posizionarsi in un punto non d’intralcio agli altri colleghi, e da lì sarebbe nato tutto l’episodio.
“Sulla base di queste informazioni i commissari sportivi sostituiscono i punti di penalità con una multa al team di € 25.000”, la decisione definitiva ufficializzata con una nota.
Chiara Rainis