Davide Brivio ha confermato di aver parlato con Dovizioso, ma ha anche ammesso che al momento non ci sono posti liberi in Suzuki per lui.
Davide Brivio è uno di quei nomi pesanti all’interno del paddock di MotoGP. Fu lui, infatti, a tessere i fili di una delle trattative più importanti degli ultimi 20 anni del Motomondiale, ovvero quella che portò Valentino Rossi dalla Honda alla Yamaha.
Chiuso il proprio capitolo professionale con il Dottore, Brivio si è lanciato in una nuova avventura con la Suzuki che ha portato per mano in vetta alla MotoGP selezionando due piloti giovani come Rins e Mir, che dopo qualche errore di gioventù si sono dimostrati di caratura molto importante.
Attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport il team manager della Suzuki ha così dichiarato: “Volevamo creare un team forte, con piloti cresciuti da noi e questo si sta verificando. Nel 2019 abbiamo vinto due gare e ora sappiamo di lottare sempre per il podio. Non so se abbiamo la moto migliore, ma sicuramente è un pacchetto ben bilanciato. Il problema positivo è che stanno aumentando le aspettative all’interno di Suzuki. I manager ci fanno i complimenti e chiedono”.
Brivio: “2022 ideale per dare il via ad un team satellite”
Brivio ha poi proseguito: “Mir si era messo pressione da solo sentendo il peso di non aver ancora dimostrato come quelli della sua generazione, ma il podio in Austria lo ha tranquillizzato. Noi vorremmo creare un team satellite per avere maggiori informazioni per sviluppare la moto. Penso che il 2022 sia l’ideale perché scadono tutti i contratti, ne stiamo parlando, ma non voglio creare false illusioni”.
Infine il numero uno del team giapponese ha parlato di mercato e di un nome in particolare che negli ultimi tempi ha girato intorno alla Suzuki: “Abbiamo parlato con Dovizioso, ma non abbiamo grossi spazi. Potremmo offrirgli un posto da collaudatore, ma abbiamo Guintoli e siamo contenti di lui”.
Antonio Russo