Sergio Perez, scalzato da Sebastian Vettel alla Racing Point/Aston Martin, cerca di riciclarsi e sembra essersi imposto come favorito per la Red Bull
“Chissà, al momento in realtà non c’è nulla di firmato. Ma sicuramente abbiamo fatto dei progressi, quindi vedremo cosa succederà nelle prossime settimane. Come ho già detto, credo che in questa fase nessuno abbia fretta: né i team né io. Perciò ci sarà ancora da aspettare, la strada è lunga”.
Con queste parole, al termine del weekend del Gran Premio di Russia, Sergio Perez ha fatto il punto sulla sua situazione nel mercato piloti per la prossima stagione di Formula 1. Un mercato che si è decisamente complicato, per lui, da quando il suo posto alla Racing Point, la futura Aston Martin, gli è stato soffiato da Sebastian Vettel.
Alex Albon rimane in bilico
Inizialmente si era parlato di lui come candidato forte per la Haas, ma ora nella corsa al sedile della Ferrarina americana pare essere stato scavalcato dal pilota di Formula 2 Nikita Mazepin, che porta in dote i rubli del ricco padre russo. E dunque ecco che per Perez si è aperta inaspettatamente una porta ancora più interessante: quella della Red Bull.
Il team principal dei Bibitari, Christian Horner, continua pubblicamente a difendere il suo secondo pilota in crisi, Alex Albon, definendolo la “scelta preferita” per affiancare Verstappen anche nel campionato che verrà. Ma la realtà è che la posizione del thailandese è sempre più traballante.
Sergio Perez verso la Red Bull
E proprio Perez sarebbe oggi il favorito a prenderne il posto, non solo per ragioni sportive ma anche di marketing: potrebbe infatti dare una mano all’azienda di bibite energetiche a vendere milioni di lattine nel cruciale mercato messicano, oltre a portare ulteriori milioni di sponsorizzazioni personali.
A questo punto bisogna solo attendere per capire come andrà a finire. “Non ho idea di cosa succederà”, ammette, “ma ho bisogno di qualcosa che mi motivi a dare il cento per cento a ogni giro”, ha ammesso Perez. “Se non lo troverò, potrei anche prendermi un anno sabbatico e vedere quali saranno le opzioni successive”.