La Red Bull è seriamente nei guai con l’addio della Honda. La casa austriaca, infatti, al momento è senza motore per il 2022.
La Honda alla fine del 2021 dovrebbe salutare la F1 e mettere seriamente nei guai la Red Bull. Un vero e proprio controsenso per quella che è, allo stato attuale, la seconda forza del campionato. Al momento però lo scenario per la casa austriaca è davvero catastrofico, ma andiamo per gradi.
Il marchio di bibite è sbarcato in F1 nel 2005 con Cosworth e dopo una parentesi Ferrari durata un solo anno, nel 2007, Mateschitz decise di avviare un sodalizio con Renault che è durato sino al 2018. Proprio con il costruttore francese la Red Bull ha conquistato ben 8 titoli iridati tra piloti e team.
La scelta di mollare la Ferrari alla fine del 2006 fu figlia della volontà da parte degli austriaci di puntare al titolo iridato. Diversa, invece, la rottura con Renault, figlia di frecciatine spedite a mezzo stampa dalle parti per una power unit che a dire della Red Bull restava l’unico freno che non permetteva a Verstappen di battere Hamilton.
Volkswagen: un’ipotesi in cui credere
Al momento quindi per Red Bull non vi sono alternative in questa F1. Ferrari e Mercedes sono da scartare a priori poiché non permetterebbero mai ad un altro brand di tagliare il traguardo davanti a loro con il proprio propulsore. Con la Renault, invece, il rapporto si è distrutto e quindi allo stato attuale non restano altri costruttori disponibili sul mercato.
Nei mesi scorsi c’era stato un timido interessamento da parte di Volkswagen per il 2022, per sbarcare in F1, ma anche in quel caso bisognerebbe capire se la casa tedesca voglia sbarcare nella categoria già con un proprio team o sia disposta ad appoggiarsi ad un marchio come Red Bull che, grazie alla sua struttura, garantirebbe prestazioni di alto livello quasi immediate.
Qualcuno ha anche ventilato l’ipotesi di un ritiro da parte degli austriaci, ma a noi ci sembra davvero difficile pensare ad una cosa del genere. Red Bull è uno dei marchi più importanti in F1 e ha una delle strutture più efficienti nel paddock con un programma giovani tra i più apprezzati al mondo.
Sicuramente sarà anche interesse del nuovo CEO Stefano Domenicali non dare il via ad una F1 con soli 3 costruttori e proprio gli ottimi rapporti tra l’ex Ferrari e la Volkswagen potrebbero facilitare le trattative per un ingresso dei tedeschi nel circus che al momento ci sembrano l’ipotesi più percorribile sia per la Formula 1 che per la stessa Red Bull.
Antonio Russo