Il budget cap fissato a 145 milioni di euro ha costretto la Mercedes ad un cambio di strategia da cui la Casa tedesca potrebbe uscire ancora più forte.
Il tetto di spesa introdotto dalla F1 a partire dal 2021 potrebbe fermare la marcia trionfale dei tedeschi? Macché. Al contrario, questo provvedimento, potrebbe rafforzarli sia nel loro impegno nel Circus, sia per quanto concerne la loro presenza sul mercato dell’automotive.
Come a Maranello per la Ferrari, anche a Brixworth, sede di sviluppo delle power unit per le monoposto di Hamilton e Bottas, verranno effettuati dei tagli (si parla di mille persone in meno) che anziché trovarsi in strada entreranno a pieno titolo nel Gruppo Daimler nell’area progettazione motori, per trasferire così le competenze acquisite nel Circus sui veicoli stradali. A differenza di Honda, dunque, che a fronte di un regolamento più severo imposto dai recenti stravolgimenti legati alla diffusione della pandemia da Coronavirus ha deciso di uscire di scena per concentrarsi sulle corse americane in IndyCar dal 2022, Mercedes farà un passo indietro per coinvolgere maggiormente la AMG. Cosa significa questo? Ovviamente che a Stoccarda nessuno dormirà, anzi, volendo incrementare le prestazioni delle loro auto sportive, presteranno ancora più attenzione alla pista e ai suoi risultati.
Ad oggi è davvero difficile immaginare che qualche avversario possa anche solo avvicinare il livello della W11 che, ricordiamo, verrà utilizzata anche nel campionato venturo. Solamente la Red Bull sembra avere il potere di beffarla almeno in qualche round, ma solo in caso di giornata no. Decisamente più animata è invece la battaglia per il podio con la Renault, cresciuta in un lasso brevissimo di tempo si vocifera per un accordo sottobanco proprio con la Daimler, e la Racing Point che sulla carta avrebbe se non tutto molto per battagliare con la scuderia germanica non fosse bloccata dall’essere sua cliente. Come dire, la Mercedes impera e comanda.
Chiara Rainis