Valentino Rossi ha scoperto, come i suoi colleghi, la pista di Portimao nella prima giornata di test MotoGP, in vista del Gran Premio di novembre
Una pista “dolce” ma anche “spaventosa” in alcuni tratti. Così Valentino Rossi riassume il circuito di Portimao, che il gruppo della MotoGP ha conosciuto oggi per la prima volta.
Anche il Dottore, così come la maggior parte dei suoi colleghi, ha approfittato di questa giornata inaugurale di test per girare con una moto stradale (nel suo caso la Yamaha R1) e familiarizzare con il circuito che ospiterà il Gran Premio conclusivo della stagione 2020. Quello che ha scoperto è stato un tracciato duro ma grandioso, con quindici curve e talmente tanti saliscendi da essere stato ribattezzato “montagna russa”. Per la gioia dei piloti, che si sono divertiti non poco ad affrontarlo.
“Girare qui è molto interessante, perché la pista è bella e tecnicamente piuttosto difficile”, ha affermato il Dottore a fine giornata. “Si tratta di un circuito molto strano, per via dei molti cambi di elevazione. Ma è bello e l’asfalto ha una buona aderenza. Ci si diverte molto a girare qui. In televisione sembrava più difficile, un po’ più complicato, ma in realtà è bello. Ci sono tre o quattro punti che fanno un po’ paura, perché ci sono dei grossi salti. Sarà difficile tenere una MotoGP in contatto con il terreno qui, ma in generale è una pista molto dolce da guidare, perciò mi piace. Anche la giornata è stata molto favorevole per un test, perché le condizioni meteo sono state buone, il che è importante quando si fa la conoscenza di una nuova pista”.
Della stessa opinione anche il suo compagno di squadra Maverick Vinales: “La pista è diversa da quelle a cui siamo abituati, per via dei cambi di elevazione, e la maggior parte delle curve hanno un ingresso cieco”, ha spiegato Top Gun. “Ma in generale mi sono trovato davvero bene. È il tipo di pista che mi piace, perché serve un grande ritmo e velocità in curva. Ho già avuto una buona sensazione con la mia moto stradale e credo che sarà ancora meglio quando ci girerò con una MotoGP, andrò ancora più forte. La pista sembra fantastica ed è molto divertente girarci. La sfida più grande qui sono le impennate: dovremo lavorarci molto perché ci sono molti cambi di elevazione e ci serve contatto all’anteriore, quindi di sicuro dovremo cambiare un po’ la moto. L’ultima curva qui è pazzesca, la adoro. Mi aspettavo che la pista fosse più lunga, in realtà è piuttosto corta, ma mi piace”.
A girare con la Yamaha M1 da MotoGP (ma nella versione dell’anno scorso) è stato invece, come consentito dal regolamento, il collaudatore Jorge Lorenzo, al ritorno su una moto della classe regina del Motomondiale per la prima volta dopo i test di Sepang del febbraio scorso. Il suo compito è stato quello di raccogliere dati sulle gomme, i rapporti del cambio e gli assetti di base in vista della gara di novembre. Ma in questa prima giornata ha dovuto innanzitutto riprendere le misure della sua moto e ha incontrato qualche difficoltà a spingere, chiudendo in fondo alla classifica.
“Ovviamente non è facile tornare su una MotoGP dopo nove mesi di pausa”, ha ammesso Por Fuera. “Domani giocheremo un po’ di più con gli assetti per vedere se riusciamo a migliorare e a fare un grosso passo in avanti. La pista è meravigliosa. È unica, rispetto alle altre piste ha molti cambi di elevazione ed è molto divertente girarci. Spero domani di avere una buona sensazione e di poter portare avanti ancora del lavoro”.
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