Luca Marini vittima di una brutta caduta nella seconda sessione di prove libere della Moto2 al Gran Premio di Francia: ma per lui nessuna frattura
Una violentissima caduta quella di cui è stato vittima Luca Marini proprio nell’avvio della seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Francia di Moto2. Mentre stava accelerando dopo la esse Dunlop e si stava dirigendo verso la staccata della curva La Chapelle, l’attuale leader del Mondiale della classe di mezzo è stato disarcionato dalla sua Kalex.
Sbalzato dalla sella, è atterrato con forza sull’asfalto, riportando dolori alla caviglia sinistra. Prontamente soccorso, è stato trasportato in ambulanza al centro medico del circuito e successivamente all’ospedale di Le Mans, dove è stato sottoposto ad ulteriori e più approfonditi accertamenti.
Per fortuna, le notizie giunte dai dottori sono state rassicuranti: l’iniziale timore per una microfrattura al malleolo è stato scongiurato. Niente di rotto, dunque, ma una gamba che rimane molto gonfia e dolorante: per questo motivo il Maro sta continuando la terapia presso la clinica mobile. I medici gli hanno dato il via libera per continuare a correre nel prosieguo del weekend di gara, ma sarà solo quando tornerà in moto domani mattina, per le terze e ultime prove libere, che il pilota potrà veramente verificare le sue condizioni.
Nel caso in cui non ce la facesse a scendere in pista, la sua assenza potrebbe potenzialmente riaprire il campionato, visto che attualmente Luca vanta soli venti punti di vantaggio su Enea Bastianini. “Luca ha avuto una giornata un po’ particolare”, commenta il suo team manager Pablo Nieto. “È caduto nelle prime libere e poi è stato vittima di un violento highside nelle seconde. Siamo andati in ospedale per fare tutti i controlli del caso. È molto dolorante, il piede è gonfio, ma fortunatamente non ci sono fratture”.
Grande anche la paura di suo fratello Valentino Rossi, che lo ha aspettato insieme all’amico Alessio Uccio Salucci fuori dal centro medico e ha aggiornato i giornalisti sulle sue condizioni. Lasciandosi scappare anche un commento fuorionda, captato dai microfoni delle televisioni: “Diobò, che c…o di gomme hanno”, un riferimento alle Dunlop finite nell’occhio del ciclone per le tante cadute riportate nelle classi inferiori per via della pista umida.
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