Valentino Rossi: poteva essere l’anno del titolo, invece sarà il peggiore?

Sembrava avere una realistica chance di portare a casa il suo decimo Mondiale. Invece ora Valentino Rossi rischia il peggior risultato in carriera

Valentino Rossi in pista sulla sua Yamaha nel Gran Premio di Francia di MotoGP 2020 a Le Mans (Foto Dorna)
Valentino Rossi in pista sulla sua Yamaha nel Gran Premio di Francia di MotoGP 2020 a Le Mans (Foto Dorna)

Un’occasione del genere non gli capitava dal 2015, il campionato del famigerato “biscotto” e del titolo iridato sfuggito all’ultima gara per via della penalizzazione in griglia di partenza. Dopo tante, troppe stagioni segnate da difficoltà tecniche, elettroniche, telaistiche, di gomme, questo poteva essere veramente l’anno buono per Valentino Rossi, per poter pensare o quantomeno sognare quel maledetto decimo Mondiale.

Assente per infortunio il favorito d’obbligo Marc Marquez, alle prese con un rendimento altalenante gli altri big, da Fabio Quartararo ad Andrea Dovizioso, il 2020 pareva fatto apposta per esaltare l’esperienza e la furbizia agonistica del Dottore. Che, oltretutto, dalla seconda gara di Jerez ha ritrovato il feeling a lungo smarrito con la sua M1.

Gli alti e i bassi del 2020 di Valentino Rossi

E i risultati si sono visti: in Andalusia è tornato sul podio con il terzo posto, a Brno e nella doppietta al Red Bull Ring è rimasto a ridosso dei primi, poi a Misano ha mantenuto il secondo posto per tutta la prima parte di gara, salvo poi concludere quarto. A quel punto, però, la sua striscia positiva si è bruscamente interrotta. Nella rivincita di Misano, a Barcellona e poi a Le Mans è finito a terra per tre volte consecutive, per giunta per colpa di tre errori sciocchi e imperdonabili, per un pilota della sua classe e della sua storia.

L’impressione non solo del diretto interessato, ma anche degli osservatori esterni, è che il suo potenziale fosse molto significativo in questi ultimi tre Gran Premi: in Catalogna, ad esempio, è caduto mentre era secondo. Ma, alla fine, nello sport ad avere ragione è chi porta a casa il risultato e fa punti. Mentre, per il fenomeno di Tavullia, ad oggi il bilancio della classifica piange. Valentino Rossi è solo tredicesimo nella graduatoria generale, con la miseria di 58 punti accumulati finora: letteralmente doppiato dal suo compagno di marca e leader di campionato Quartararo, che ha raggiunto quota 115.

Il rischio del peggior risultato di sempre

Tanto che ora l’annata del possibile sogno iridato si potrebbe trasformare nella peggiore della sua carriera nel Motomondiale: perfino nel 1996, all’esordio assoluto in classe 125, fece meglio, classificandosi nono. Difficile che il riscatto arrivi nelle prossime quattro gare, due ad Aragon e due a Valencia, piste storicamente tutt’altro che amiche del nove volte campione del mondo. E chissà come andrà il finale di stagione a Portimao, circuito inedito per il calendario. Il rischio serio è che Valentino Rossi sia destinato ad un mestissimo canto del cigno della sua lunga carriera da pilota ufficiale della Yamaha.

Valentino Rossi in pista sulla sua Yamaha nel Gran Premio di Francia di MotoGP 2020 a Le Mans (Foto Dorna)
Valentino Rossi in pista sulla sua Yamaha nel Gran Premio di Francia di MotoGP 2020 a Le Mans (Foto Dorna)
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