Lin Jarvis commenta la positività al Covid-19 di Valentino Rossi. Nessun membro del team è rimasto contagiato, né gli allievi della VR46 Academy.
Valentino Rossi salterà il GP di Aragón dopo essere risultato positivo per il Covid-19. Il managing director Yamaha Lin Jarvis assicura che non vi è alcun aumento del rischio per i membri del team. L’assenza del Dottore sarà una grande perdita per il box di Iwata, ma show must go on. Del resto i principali pretendenti al titolo sono Fabio Quartararo e Maverick Vinales, entrambi ai nastri di partenza e con i favori del pronostico.
Domenica 13 ottobre Valentino Rossi ha intrapreso il viaggio di ritorno da Le Mans a Tavullia. Martedì si è sottoposto al consueto test PCR per il GP di Aragón, il giorno dopo ha ricevuto risultato negativo. Mercoledì si è allenato in casa, ma giovedì mattina si è sentito debole e aveva una leggera febbre, motivo per cui ha chiamato subito un medico. Il risultato è arrivato alle 16, ha poi confermato i timori: positivo al Covid-19, motivo per cui salterà il doppio round di Aragon. “Questa è una brutta notizia per Valentino e una brutta notizia per il team Monster Energy Yamaha MotoGP e per i fan della MotoGP in tutto il mondo “, ha detto Lin Jarvis. “Innanzitutto speriamo che Valentino Rossi non soffra troppo nei prossimi giorni e che si riprenda al più presto”.
Nessun contagio nel team e nell’Academy
Per la squadra Yamaha è il secondo caso di coronavirus in una settimana dopo che un totale di sei membri del team ufficiale (incluso il project manager Takahiro Sumi) sono rimasti in quarantena in Andorra la scorsa settimana. “È una seconda battuta d’arresto per il nostro progetto MotoGP dopo che il project manager Sumi-san e cinque ingegneri erano assenti da Le Mans dopo che un membro del team è risultato positivo, anche se il membro del team era fortunatamente asintomatico”, ha proseguito Lin Jarvis. “Questi due incidenti ci ricordano che il rischio c’è sempre, non importa quanto siamo attenti, mentre assistiamo all’aumento del numero di infezioni in Europa”.
Fortunatamente fino a giovedì a casa a Tavullia, Valentino Rossi non ha avuto contatti con nessuno che ora si trova nel paddock di Aragón, né con un pilota della sua VR46 Riders Academy, né con un membro del team. “Lo abbiamo chiarito con le autorità sanitarie italiane e ci è stato comunicato che i membri del team che erano in contatto con Valentino fino a lunedì sono esclusi da un rischio diretto. Tuttavia, d’ora in poi saremo ancora più attenti a ridurre al minimo la probabilità di problemi futuri”.