Secondo il suo amico e collega Danilo Petrucci, se Valentino Rossi si è contagiato con il coronavirus non è stato per disattenzione
“Mi spiace molto per Valentino, spero stia bene e si rimetta il prima possibile”. Il primo tra i suoi colleghi a commentare la notizia della positività di Valentino Rossi al coronavirus, da lui stesso annunciata ieri sui suoi social network alla vigilia del Gran Premio di Aragona, è Danilo Petrucci.
Petrux, grande amico del fenomeno di Tavullia, non pensa che all’origine del contagio ci sia stata una mancanza di cautela da parte del nove volte campione del mondo: “Non credo che Valentino sia stato sbadato o non attento, lui è molto meticoloso”, commenta il centauro di Terni. “Cerchiamo tutti di avere meno contatti possibile, ma non è facile, specie per uno come Valentino, uno dei personaggi più conosciuti al mondo. Non so se si abbia perfettamente chiara la situazione di come si possa prendere il Covid-19. Bene o male veniamo a contatto con delle persone e magari non facciamo caso a questioni di tutti i giorni, come toccare maniglie o altre cose”.
Valentino Rossi e gli altri piloti alle prese col coronavirus
Del resto tutti i concorrenti, Petrucci in testa, rispettano scrupolosamente le misure precauzionali di sicurezza previste all’interno del paddock: “Per quanto mi riguarda faccio molta attenzione, come tutti i piloti e anche la stessa Dorna, ma non sono sicuro che tutte le misure adottate siano sufficienti o quelle giuste. L’altro giorno mi sono allenato e Marco, il mio allenatore, aveva la mascherina per essere al massimo della cautela. Ogni tre giorni mi faccio il tampone”. Il futuro della pandemia, intanto, rimane incerto, fuori e dentro il mondo della MotoGP: “Non sappiamo quando finirà e quando potremo tornare a fare le cose come prima, non solo noi piloti”, chiosa Danilo. “Ci vuole massima attenzione e speriamo si trovi una cura il prima possibile. È chiaro che noi piloti non siamo immuni”.
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