Andrea Dovizioso fuori dalla corsa della pole ad Aragon: perché la Ducati non ha previsto una strategia per tirargli la volata?
Un pilota che è in piena lotta per il titolo mondiale di MotoGP e che si ritrova tagliato fuori dalla corsa alla pole position di un Gran Premio ha tutti i motivi per essere arrabbiato. Ma se poi ad eliminarlo sono due suoi compagni di marca, la sensazione di beffa non può che essere maggiore.
È proprio quanto è accaduto ad Andrea Dovizioso nelle qualifiche del Gran Premio di Aragona. Rientrato ai box al termine della Q1, non appena si è reso conto di essere rimasto fuori per appena quindici millesimi, per giunta alle spalle di Danilo Petrucci e di Jack Miller, si è lasciato andare ad un gesto di furia: ha lanciato il guanto contro il muro e ha urlato qualche imprecazione nel casco. “Era arrabbiato perché non è entrato nel Q2, non so se fosse arrabbiato specificamente con Danilo”, prova a smorzare le polemiche il team principal Davide Tardozzi ai microfoni di Sky Sport. “Poteva essere lui come qualsiasi altro pilota”.
Ma un’aggravante, in effetti, c’è, perché Desmodovi non ha potuto approfittare della scia di nessuna Ducati nel suo giro buono. Petrucci, al contrario, si è accodato proprio a Dovizioso riuscendo così a centrare il miglior tempo del turno. “Non credo che ci fosse una strategia tra i due: si sono parlati, ma onestamente non ho ascoltato quello che si sono detti”, prosegue Tardozzi. “Semplicemente Andrea è partito prima e Danilo si è ritrovato a fare il suo primo giro mentre il suo compagno era già nel corso del giro veloce. È stata una semplice casualità, ognuno stava facendo il suo mestiere”.
Quel che è certo è che la Rossa di Borgo Panigale non ha deciso di adottare alcun gioco di squadra per favorire il proprio portacolori in lotta per il campionato, attualmente a diciotto punti dalla testa della classifica. Una scelta che ha destato qualche perplessità.
“Bisogna vedere anche se ad Andrea andava bene…”, si schermisce il team manager. “Può essere che Dovi non ritenesse che da dietro potesse fare un tempo migliore e che preferiva invece avere pista libera. Voi cosa pretendete? Che noi diciamo a tutti i cinque piloti Ducati di andare fuori e tirare Dovi? Mi sembra antisportivo. È chiaro che da fuori è facile criticare, bisogna conoscere certe dinamiche”.
Nonostante questi momenti di alta tensione interna, tuttavia, il sostegno della Casa bolognese nei confronti del suo pilota, da cui pure si separerà a fine stagione, non è in discussione. “Noi per Dovizioso stiamo facendo di tutto e di più”, ribadisce Tardozzi. “Crediamo che sia ancora in lotta per il Mondiale e che, anche partendo dalla quinta fila, domani farà una grande gara. Con questa temperatura e l’assetto che ha trovato, credo che abbia tutte le potenzialità per andare sul podio. Può ancora sorprendere”.
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