Franco Morbidelli non è pienamente soddisfatto del 6° posto ad Aragon, ma deve ammettere che era impossibile tenere il passo delle Suzuki di Mir e Rins.
Franco Morbidelli si aspettava una gara migliore ad Aragon, ma il sesto posto rappresenta comunque un buon risultato vista la debacle di Fabio Quartararo e il mancato podio di Maverick Vinales. Sul passo gara le Yamaha M1 hanno mostrato sofferenza sul tracciato del MotorLand e si è dovuto salvare il salvabile. Il pilota di origine romana è stato l’unico pilota della VR46 Academy a tenere alta la bandiera, dopo la caduta di Pecco Bagnaia e l’assenza di Valentino Rossi, le cadute di Marco Bezzecchi e Luca Marini e Andrea Migno.
Una brutta giornata per tutti i piloti del gruppo di Tavullia. “È stata una brutta giornata per l’Academy. Non so nemmeno cosa dire al riguardo. Dobbiamo ricostruire l’energia, avere un buon atteggiamento e dimenticare la brutta giornata. Continuerà la prossima settimana”, ha commentato Franco Morbidelli al termine di un Gran Premio che era iniziato in discesa, prendendo quasi il comando dopo la prima curva. Ma non è riuscito a mantenere un ritmo alto e in breve si è ritrovato a dover inseguire il gruppo di testa.
Fino a quando, all’ultimo giro, l’ultima beffa del week-end che lo ha visto superato anche dalla Honda di Takaaki Nakagami. “Domenica era più caldo ed è per questo che i rapporti di forza sono cambiati”, ha aggiunto l’ex campione Moto2. “Mi aspettavo che fosse una gara Yamaha, ma Suzuki e Honda sono state più forti mentre stavamo avendo problemi”. L’avversario inarrivabile ad Aragon erano però le Suzuki, contro le quali neppure Vinales ha potuto fare nulla. “Me li aspettavo davanti, ma non così all’inizio della gara. Fanno paura. Quando sono passato dietro di loro, ho visto che avevano un’aderenza incredibile”. Impossibile seguire le loro traiettorie strette in curva. “Con la Yamaha devi guidare traiettorie larghe nelle curve veloci e lunghe”. Nel prossimo week-end al box Petronas si tenterà di fare meglio.