Joan Mir è il nuovo leader di classifica, ma non vuole fare calcoli in vista del secondo round ad Aragon. Il pilota Suzuki punta alla sua prima vittoria in MotoGP.
Joan Mir ha preso il comando del Mondiale grazie al terzo posto di Aragon. Non cambierà il suo approccio, vietato fare calcoli per il secondo round al MotorLand, l’obiettivo è rincorrere la sua prima vittoria in MotoGP. Mancano quattro GP alla fine della stagione, nelle ultime dieci gare si sono contati otto differenti vincitori, ma Joan Mir risulta il più costante. Dal 2000, dai tempi di Kenny Roberts jr, ad oggi, il maiorchino il primo pilota della Suzuki ad essere in testa alla classifica della top class.
Sul circuito di Aragon la GSX-RR ha mostrato di poter essere molto competitiva, riuscendo a disegnare traiettorie molto strette in curva, anche se manca qualcosa sul giro secco. “La cosa più difficile in questo Mondiale è essere costanti, essere sempre sul podio, ecco perché sono in testa in questo momento. L’importante è ottenere buoni risultati anche quando si è in difficoltà”. Joan Mir per il momento non vuole pensare alla corsa al titolo iridato: “Vado gara dopo gara, non mi interessa tanto il Mondiale. Ma ovviamente, ad ogni gara si ottiene di più… Non ci penso tanto quanto gli altri piloti. Voglio il titolo tanto quanto loro, ma punto di più alla vittoria”.
Non vuole cambiare approccio alle gare, nel week-end scenderà in pista senza pensare alla classifica. Vincere un Mondiale senza mai salire sul gradino del podio avrebbe un po’ il sapore della beffa. Non sarà quindi una gara di difesa. “Penso che al momento siamo i più coerenti. Ecco perché ho la sensazione che possiamo riuscire a difendere questa leadership. Ma ora non vado alla prossima gara pensando di difendere il titolo mondiale. Sarebbe un grosso errore. Andrò gara dopo gara – ha proseguito Joan Mir -, cercherò di vincere gare e ottenere podi. Nelle ultime due gare vedrò a che punto siamo e comincerò a fare un piano”.