Il Presidente della Mercedes mette alla parola fine alle voci che vorrebbero il team di F1 in vendita a favore dello sponsor Ineos.
Per le dirette rivali potrebbe suonare come una minaccia. La Mercedes ha chiarito una volta per tutte il punto sul suo futuro nel Circus. Nelle scorse settimane si era parlato di una marcia indietro di Stoccarda in qualità di ufficiale con la scomparsa del simbolo della Stella sul musetto e l’ingresso a pieno titolo dell’attuale partner Ineos. Ora però il capo supremo Ola Kallenius ha voluto fare alcune precisazioni alla rivista tedesco Manager Magazine, sottolineando come la permanenza della scuderia in F1 fosse già stata definita ad inizio 2020. I motivi sono molteplici, a partire dal prezzo dei diritti in salita, dall’aumento dell’audience più giovane grazie ad un maggior coinvolgimento delle piattaforme sociali e del mondo degli e-sport, fino all’incremento del seguito in buona parte dei continenti, in particolar mondo in Asia, Europa e Sud America. “Andare via adesso sarebbe da pazzi”, ha affermato il manager svedese.
E siccome sempre e comunque pecunia non olet, a giocare a favore del prosieguo dell’impegno nella massima serie ci sarebbero le entrate economiche importanti, che potrebbero addirittura crescere grazie all’introduzione del budget cap. Quindi se il famoso e dibattuto tetto di spesa doveva aiutare le squadre avversarie ad accorciare il divario sulle Frecce Nere, per assurdo potrebbe sortire l’effetto contrario. Da sempre attenta al tema dell’ambiente e dell’innovazione, la Mercedes sarebbe stata convinta a restare anche dai programmi “verdi” che la categoria si è posta e proposta da qui al medio termine. Nella fattispecie la fiducia alla motorizzazione ibrida e la potenziale introduzione di carburanti sintetici. “La F1 diventerà altresì neutra dal punto di vista delle emissioni di CO2”, ha chiosato soddisfatto il 51enne alla faccia di chi vorrebbe un ritorno al romantico passato, più rumoroso ed inquinante.
Chiara Rainis