Animi caldi nella prima giornata di azione a Portimao. Verstappen attacca Stroll in maniera colorita e scoppia la polemica.
Quanto accaduto venerdì in Portogallo è soltanto l’ultimo dei molteplici episodi. Si era già sfiorato il contatto tra la McLaren di Sainz e la Haas di Magnussen, quindi il botto clamoroso tra Max Verstappen e Lance Stroll.
Com’è possibile che in un Circus tanto tecnologicamente avanzato, dove i GPS tracciano tutti gli spostamenti, dal muretto non siano mai in grado di segnalare in tempo ai propri piloti cosa stia succedendo in pista? E’ davvero un mistero. Specialmente nel caso specifico fa pensare come i due boss Christian Horner e Otmar Szafnauer fossero lì a scuotere la testa e a lamentarsi per l’inutilità del crash che qualche danno alle due vetture lo ha comunque portato.
Alla domanda chi ha sbagliato, possiamo rispondere che è stato un concorso di colpa. L’olandese non ha accennato a frenare essendo impegnato nel suo giro veloce, mentre il canadese ha chiuso la traiettoria completamente ignaro dell’arrivo della RB16.
Come facilmente prevedibile il #33 si è subito fatto sentire via radio. Una parte dei suoi commenti animati sono stati mandati in onda dalla regia internazionale, altri soltanto da alcune emittenti, scatenando il dibattito tra i fan della F1 che reclamavano una punizione esemplare. Il figlio d’arte avrebbe infatti appellato il rivale con i termini “ritardato” e “mongolo”. Una volta ai microfoni delle tv il 23enne si è scusato per il linguaggio colorito ed offensivo. “Ero molto arrabbiato, ecco perché lo ha appellato così. Cose del genere capitano nei momenti caldi”, ha dichiarato. “In ogni caso alla fine ci siamo parlati e ora tutto è ok”. Incomprensione risolta, ma resta il dubbio sul motivo dell’incapacità delle squadre di organizzarsi.
Chiara Rainis
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