Gara di MotoGP dominata da Morbidelli dall’inizio alla fine. Dietro di lui le due Suzuki con Mir 3° che si conferma in testa al campionato.
Subito grande scatto di Nakagami, mentre dietro di lui si piazza Morbidelli. Il sogno del giapponese però dura solo poche curve visto che arriva subito una caduta per lui. Nelle retrovie scivolone anche per Binder e Miller. Nel gruppo di testa anche Rins e Zarco con lo spagnolo che anche in questa seconda manche ad Aragon sembra avere tutte le carte in regola per lottare per la vittoria.
Dietro ancora una volta una gara in crescita da parte di Alex Marquez, che dopo qualche tornata si ritrova 6°. Grandissima gara anche per Zarco, che con una Ducati palesemente in difficoltà su questa pista si piazza al 3° posto tenendo un buon ritmo. A 16 giri dal termine problemi per Bagnaia che è costretto a rientrare ai box.
Ancora difficoltà per Quartararo, che a metà gara si ritrova 8°. Davanti, invece, rimonta di Mir che supera Zarco a 13 giri dal termine e si piazza virtualmente sul podio. In difficoltà il francese che deve cedere dopo poche curve la posizione anche ad Alex Marquez.
Gara da formica per Dovizioso, che consapevole dei limiti della propria moto prova a portare il miglior risultato possibile a casa, ma nel finale crolla definitivamente dopo aver accarezzato addirittura l’idea a metà gara di poter mettere le proprie ruote davanti a quelle di Quartararo. A 10 tornate dal termine caduta per Alex Marquez che sino a quel momento era stato autore di una grandissima gara.
Negli ultimi giri Morbidelli prova a dare uno strappo e ci riesce, mentre dietro Aleix Espargaro, autore sin lì di una grande gara alza bandiera bianca e si ritira dalla gara per un problema occorso alla propria Aprilia.
Grandissima vittoria di Franco Morbidelli davanti alle due Suzuki di Rins e Mir. Solo 8° Quartararo, mentre Dovizioso chiude 13°. Per effetto di questi risultati Morbido ora insegue nel Mondiale a 25 punti da Mir che è sempre più leader di questo campionato grazie alla sua proverbiale continuità di rendimento.
Ordine d’arrivo
Antonio Russo
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