Per il momento ancora non è arrivata la firma, ma per Rosberg è scontato che Hamilton resterà in Mercedes per un motivo logistico.
Il matrimonio tra Hamilton e la Casa della Stella è destinato a continuare. Per una o due stagioni ancora non si sa, di certo non si interromperà a fine 2020. E dopo tutto, un pilota come lui affamato di vittorie dove potrebbe mai andare? Nessuna altra squadra, al momento, dispone di una vettura tanto dominante da riuscire a spingerlo ad accettare i rischi di una nuova avventura. Andare via, oggi, significherebbe per lui correre un pericolo importante, lo stesso che fece vacillare il blasone di Schumacher quando al termine dell’epoca vincente in Ferrari, si fermò e ritornò in F1 in una Mercedes lontana anni luce da quella di oggi. Il gioco vale la candela? Non proprio. Al massimo l’inglese potrebbe scegliere la via del ritiro avendo tanti interessi al di fuori dell’automobilismo. Questa ipotesi però sembra non piacere al sei volte iridate. “Voglio ancora gareggiare anche se non so per quanto”, ha dichiarato a Portimao mettendo subito in chiaro che lo vedremo al via del prossimo campionato.
C’è poi un elemento non esattamente secondario che allontana da Ham dagli altri lidi. La questione economica. Come lo stesso boss delle Frecce Nere Wolff ha dichiarato, il suo valore di mercato è talmente alto che se qualcuno volesse ingaggiarlo “dovrebbe vendersi il motorhome”.
Ma, c’è anche un ma. Secondo il suo ex compagno di squadra Nico Rosberg, il 35enne potrebbe essere spinto a lasciare in caso si verificasse un fatto, ovvero l’uscita di scena del dirigente austriaco a seguito della ristrutturazione interna operata dal Presidente Ola Kallenius. “Lewis è convinto che la maggior parte del merito dei successi della scuderia siano merito di Toto e ha ragione. Ecco perché se dovesse salutare il gruppo, si innescherebbe una reazione a catena”, ha commentato il campione 2016 ad RTL sebbene questo genere di scenario non paia essere plausibile almeno nel breve termine.
Chiara Rainis