Dopo la vittoria al GP di Teruel, tra gli addetti ai lavori della MotoGP è un coro unanime: Franco Morbidelli può vincere il Mondiale
Franco Morbidelli vince e convince. Il suo trionfo al Gran Premio di Teruel, che lo ha rilanciato al quarto posto nella classifica generale della MotoGP, a soli venticinque punti dalla vetta, gli è valso un coro di complimenti da parte degli osservatori, degli esperti e degli addetti ai lavori del circus delle due ruote.
Il primo a promuovere l’italo-brasiliano è Guido Meda, vicedirettore di Sky Sport e telecronista del Motomondiale. “Ha rischiato di passare un po’ inosservato perché ha una delicatezza nell’esprimersi che lo rende Morbido anche nella comunicazione”, spiega ai microfoni del Corriere dello Sport. “Ma ha avuto una costanza di rendimento che, se non fosse stato per l’incidente dell’Austria, lo farebbe valutare ancora meglio. Non è secondo, ma ne ha davanti altri e l’aritmetica è un po’ feroce. Però lui ha l’atteggiamento giusto”.
Questo Morbidelli è da Mondiale
Convinto delle sue chance di portarsi a casa il titolo è anche Manuel Poggiali, oggi coach del team Gresini: “Franco quest’anno è una piacevole certezza e sta dimostrando il suo valore. Credo abbia trovato tutto per essere super competitivo e ha tutte le potenzialità per vincere il campionato, per com’è quest’anno. La matematica parla chiaro”.
A spendere parole importanti per lui è anche Carlo Pernat, il decano dei manager: “Sì, ha la possibilità di lottare per il titolo. Il suo pacchetto della moto è il migliore, pur essendo quella che ha meno velocità. Ha un capotecnico molto bravo come Ramon Forcada e mi ricorda un po’ Lorenzo e Biaggi: quando è leader non lo prende più nessuno. È l’unica speranza italiana”.
Ma Dovizioso non ha più chance
Già, perché a fare da contraltare all’esplosione di Franco Morbidelli c’è invece una stagione da parte di Andrea Dovizioso e della sua Ducati “brutta da tutti i punti di vista, mentali e tecnici, da dimenticare”, prosegue Pernat. “È fuori gioco, a meno di miracoli. Questo non è il Dovi che conosciamo”.
Ma la colpa non è tanto del pilota forlivese, quanto piuttosto della sua Desmosedici: “Quest’anno ci si aspettava molto di più dalle Ducati“, prosegue Ducati. “I valori di Andrea li conosciamo, evidentemente il pacchetto non funziona come ci si aspettava. La matematica non lo esclude ancora ma, per quello che si è visto nell’ultimo periodo, parlare di Mondiale per lui penso sia un po’ troppo”.
Gli fa eco Marco Melandri, telecronista della MotoGP per Dazn, che anche lui non vede più Desmodovi in corsa per l’iride: “Credo sia una delle annate peggiori dal 2015 ad oggi. Un po’ per fortuna, un po’ per astuzia di Dovizioso, è rimasta finora in lotta per il Mondiale. Ma, anche se la matematica non lo esclude, secondo me non ha nessuna possibilità: sono in arrivo piste molto difficili per Andrea e per la moto e ci sono troppi piloti competitivi che lottano per il Mondiale”.